Le tendenze della pubblicità digitale secondo Turn

Redazione04/03/2014

Il mercato del marketing programmatico è in costante trasformazioni, con alcune categorie pubblicitarie come quelle delle arti e dell’intrattenimento o delle telecomunicazioni che registrano un incremento della competitività fino al 60%. E’ quanto emerge dal nuovo Advertising Intelligence Index presentato da Turn, la piattaforma software di marketing e analytics con cui sono stati esaminati i dati raccolti in America, nell’area Asia-Pacifico, in Europa, in Medio Oriente e Africa nel periodo compreso tra gennaio 2013 e gennaio 2014.

“Gli inserzionisti di tutto il mondo sono alla costante ricerca di strumenti efficaci per determinare quali canali, dispositivi e tempistiche siano le più efficaci per raggiungere il loro pubblico a maggior valore”, afferma Pierre Naggar, Eu managing director di Turn. “Applicando modelli economici ai vari marketplace in tempo reale, Turn fornisce ai professionisti del marketing informazioni strategiche su come competere per assicurarsi l’attenzione dei clienti e ottenere un roi più elevato sulle singole campagne”.

L’analisi globale ha innanzi tutto rilevato che sui canali digitali la concorrenza ha un prezzo: il valore degli eCPM (il costo effettivo per mille impression) è cresciuto nei canali social, display e video, mentre è rimasto stabile nel settore mobile dove, nonostante la concorrenza sia cresciuta nel corso dell’anno, il contemporaneo aumento dell’offerta sembrerebbe aver impedito il relativo incremento dei prezzi. L’impennata del marketing guidato dai dati, inoltre, è confermata dall’aumento del 28% dell’uso di dati di prima e terza parte da parte di quei brand che cercano di ottenere un vantaggio competitivo catturando l’attenzione dei consumatori.

Secondo l’Advertising Intelligence Index di Turn, le prime cinque categorie dell’advertising programmatico a registrare i più rilevanti scostamenti in termini di competitività a livello mondiale negli ultimi dodici mesi sono stati: arte, intrattenimento e tempo libero (+ 60%), viaggi (+ 57%), elettronica e computer (+ 56%), servizi finanziari (+52%) e telecomunicazioni (+ 51%). Le prime cinque categorie verticali, invece, in cui si è verificato il maggior regresso competitivo a livello globale sono state: sport (-121%), gioielleria (-55%), prodotti da ufficio (-46%), auto (-41%) e mercato immobiliare (-29%).