Comprendere i bisogni del consumatore e usare la sua emotività per soddisfarli

Vi ho raccontato che la maggior parte delle nostre scelte sono emozionali e non razionali. Pensate quando andate al supermercato: nell’atrio, spesso, trovi un banditore che vende i classici tagliaortaggi – in genere un pezzo di plastica con attaccata una lametta – che fa un’affascinante dimostrazione d’uso. Grazie a quel piccolo oggetto, taglia, in tempi rapidissimi, frutta e verdura in mille forme mirabolanti. E la dimostrazione del venditore è un po’ “istruzioni per l’uso”, un po’...

Perché tua moglie, che ha sempre sostenuto che i serpenti le fanno impressione, desidera così intensamente l’ultima borsa pitonata di Prada che costa 3.500 euro? Perché qualche amabile miliardaria comprerà il prezioso orologio Laurent Graff – il celebre Hallucination – da 40 milioni di euro (da qui il nome, Hallucination), pur continuando per comodità a cronometrare l’eiaculazione precoce del marito su un telefonino? E perché mia figlia vuole assolutamente la centrotrentasettesima Barbie, anche se con...