Timeout di dicembre 2013

MINCULPOP 19 dicembre 2013

Dopo aver letto su tutti i media la notizia (e i commenti) della pubblicazione di un manuale pedagogico per l’uso doveroso delle parole corrette nei confronti delle persone LGBT, ho preso il coraggio a quattro mani e ho scritto questa lettera al dicastero competente:

Spett.le

Ministero delle Pari opportunità

ROMA

e, per opportuna conoscenza:

Consiglio d’Europa

(Sua Sede)

 

Milano, 19 dicembre 2013

 

Oggetto: Pubblicazione di un manuale con “Linee guida per un’informazione rispettosa delle persone diversamente magre”.

Signori,

il sotto scritto giornalista di un certo peso (106,7 kg), cittadino italiano, preso doverosamente atto della pubblicazione sul sito governativo delle pari opportunità del decalogo con le linee guida per un’informazione rispettosa delle persone LGBT, al quale in quanto giornalista destinatario delle raccomandazioni elencate nel predetto manuale sin d’ora dichiara di scrupolosamente di attenersi, nella sua condizione clinicamente accertata di obeso di 2° grado (documentazione allegata)

rispettosamente chiede

che codesto Ministero si accinga allo studio, realizzazione e diffusione con i mezzi suoi propri di dotazione, di

un Manuale come da titolo citato in oggetto,

con possibile concorso del finanziamento del Consiglio d’Europa che ci legge in copia, allo scopo di produrre – per gli organi d’informazione tradizionali e on line – uno strumento che finalmente metta ordine nella nomenclatura generalmente spregiativa con cui comunemente gli obesi italiani, maschi e femmine, vengono indicati: ciccione/a, grassone/, lardone, pancione/a, culone/, trippone/ (fam.) sacco di… e via elencando.

 

Il manuale per l’informazione rispettosa dovrà inoltre contenere linee guida che contemplino:

 

  • Riprese      fotocinetelevisive:      saranno autorizzate solo quelle solo di tre quarti, dal basso verso      l’alto, mai di fronte né dall’alto, con luce favorevole e privilegiando      (sempre) il lato migliore previa preventiva consultazione col diversamente      magro interessato.
  • Mobilità      facilitata: i      mezzi di trasporto (aereo, navale, terrestre su ferro e gomma) dovranno      provvedere ingressi e uscite facilitate, scalini dal passo ridotto, sedute      allargate e ogni altro strumento che elimini la discriminazione funzionale      tra il diversamente magro e le persone di standard morfologico normale.
  • Ricettività:      abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici quali alberghi      pensioni camere in affitto ostelli rifugi e agriturismi, il confort di      letti divani poltrone sgabelli e puff sarà commisurati alla stazza (volume      per peso) del diversamente magro medio italiano secondo norme Iso e      rilevamento medio Istat.
  • Linee      guida per gli operatori scolastici dei primi due cicli d’istruzione per la realizzazione di      programmi di educazione che contemplino l’inopportunità manifestare in      pubblico e/o in privato:

a)      occhiate in tralice,

b)      occhiate di compatimento, stupore, insofferenza, disprezzo malcelato

c)      risatine dietro le spalle

d)      gesti stizziti o comunque interpretabili come manifestazione di intolleranza.

  • Revisione      del vocabolario      parlato e scritto, con la messa al bando delle locuzioni verbali      ricorrenti nella lingua madre e nelle versioni vernacolari, regionali ecc.      tipo: “ciccino, pappa e ciccia, non c’è ciccia per i gatti, grasso è      bello, grassatore, grasso che cola, sabato grasso e via elencando, per i      quali si suggeriscono a mo’ d’esempio le seguenti varianti:

–  normotipino

–  cibo e tessuto

–  fuori misura va bene

–  simpatico malandrino

–  abbondanza meritoria

–  sabato carnascialesco, o quelle formule che codesto Ministero vorrà ritenere più opportune.

 

Dichiarando sin d’ora la più assoluta disponibilità a rispondere qualora interpellato per fornire ulteriori informazioni che codesto spettabile Ministero volesse richiedere, e altresì auspicando la partecipazione a un’eventuale commissione preliminare di studio, fida in una benevola accoglienza della presente istanza, e sentitamente ringraziando

ben distintamente saluta.

In fede

Allegato: come sopra descritto

 

 

Ho vist’ un re

Se l’ha vist cus’è? Ho visto un re! Ah beh, sì beh, ah beh, sì beh… cantava Enzo Jannacci. Chissà cosa avrebbe cantato oggi, vedendo girare sul web la fotografia di un re spingere un’automobile bloccata dalla neve. Non uno di quelli nordeuropei, abituati ai mezzi pubblici e a girare in bicicletta, ma il re di Giordania, sorpreso dalla nevicata, straordinaria per il suo paese.

Da noi, per mandare il capo del governo ai funerali di Mandela: jet di stato, fotografo ufficiale, un paio di portavoce, tre addetti al cerimoniale, la scorta…

Se l’ha vist cus’è? Ah beh, sì beh, ah beh, sì beh…

Prego sorrida (in 3D)

Non si sa dove finirà, se pure una fine ci sarà, questa gara a inventare prodotti che la tecnologia apparentemente inesauribile ci consente. La più recente? Un piccolo studio fotografico giapponese, Omote 3D, propone la realizzazione tridimensionale delle nostre fotografie. Tipico giapponese. Applicazione stuzzicante. Quando disponibile da noi, sarà tutta una corsa per “materializzare” le foto osé dell’amica del cuore? O, al contrario, quella della suocera. Per il gusto di distruggerla, “materialmente”.

Pier Giorgio Cozzi