Timeout di settembre 2013

pigiamaPigiami da favola

Un pigiamino per bimbi che racconta favole? Oh yes. Ci ha pensato l’azienda americana di abbigliamento Smart Pj’s (www.smartpjs.com), che ha ricoperto i pigiami dei più piccoli di codici qr, quelli che basta inquadrarli con uno smartphone o tablet e ti rimandano a tutte le info contenute nella loro memoria. Grazie a questa innovazione – gruppi di palline colorate stampate sul capo notturno – i bebè potranno vedere immagini buffe o ascoltare, per ora soltanto in inglese, favole e filastrocche rigorosamente selezionate per maschietti e femminucce, raccontate da un adulto. Camomilla interattiva, per intenderci.

Fa’ il pieno alla bicicletta

Per la serie “marketing&communication allo sbaraglio”. Ovvero, quando ci mette la mano l’amministrazione pubblica anche la migliore promozione va in fumo. In questo caso quello prodotto dalla combustione della benzina. Del buono benzina, per la precisione, che il Comune di Correggio (Re) regalava a tutti i lavoratori della zona industriale che il 18 luglio, dalle 7.30 alle 8.30, utilizzavano la bicicletta per attraversare un ponte ciclopedonabile. Avete capito bene, non di scherzo trattasi, ma di un giro in bicicletta in cambio di un buono da 10 euro per l’acquisto di carburante. L’iniziativa, dal titolo “Lascia la coda e prendi la bici”, è stata riportata tanto dal sito Emilia Romagna Mobilità quanto da quello del Comune di Correggio e non lascia spazio a interpretazioni.

IpocrisiaIl linguaggio dell’ipocrisia

Non se ne può più del linguaggio politically correct e delle sue conseguenze perverse, in base alle quali un cieco è “non vedente”, un paraplegico “diversamente abile”, un negro “colorato” e via dicendo sciocchezze. Ecco le ultime invenzioni: il National Cancer Institute americano che propone di sostituire la terrorizzante parola cancro con “neoplasia” (sai che conforto, sapere che ti restano pochi mesi di vita per una neoplasia invece che per un cancro), e anche il nostro Veronesi plaude; o la bozza del nuovo codice deontologico dei medici italiani che vorrebbe rimpiazzare “paziente” con “persona assistita”. Persona assistita? Fatto mai un giro presso certi nosocomi del meridione italiano, e non solo? Oppure, parafrasando Woody Allen, provate voi a cercare un medico di base nel weekend.

Pier Giorgio Cozzi