Timeout di settembre 2015

PENSACI, GIACOMINO

La notizia è che adesso possiamo cancellare le email spedite per sbaglio. Merito di Google. L’opzione introdotta non è in realtà una novità assoluta. Già a dicembre dello scorso anno era spuntata per la prima volta su Inbox, nuova creatura della società statunitense, che ora ha pensato di estendere la possibilità anche a GMail. Il limite è che si hanno solo 30” massimo per intervenire, poi la missiva segue il suo percorso. Bello, bene, bis! Prima (di scrivere) di digitare “enter”, accertarsi che il (nostro) cervello sia collegato no?

SENZA DIMORA. CON SMARTPHONE

San Francesco. A San Francisco. Città che negli Usa più di tutte è incamminata sull’uso della moneta elettronica (credit card, Paypal, pagamenti con smartphone e via elencando). Anche per piccoli importi come per il caffè o il giornale. Ma che mette in crisi la fascia urbana dei più deboli, gli homeless (i nostri “barboni”). Che si stanno dotando di smartphone, regalati loro da Google. Altrimenti non potranno ricevere né gli spiccioli delocali o i rifugi municipali liberi, visto che queste infoormazioni vengono date via internet. Chi non ha computer o cellulare è tagliato fuori.

‘NDO SEMO CASCATI

Al liceo Ippolito Nievo di Padova, quello frequentato dai “figli della miglior borghesia” (preside dixit), il prof di disegno e storia dell’arte che accompagnò la classe in visita a Expo, nella relazione al consiglio di classe infelicemente scrive (online, passaggio poi cancellato): “Con sincera partecipazione la classe ha contribuito al buon esito della visita all’Expo nei giorni 9 e 10 maggio”. Gli stessi giorni in cui un suo allievo in gita coi compagni misteriosamente precipitava dal quinto piano dell’albergo che li ospitava. Pochi, i professor Keating (si veda il film “L’attimo fuggente”) nella nostra scuola. Oh capitàno, mio capitàno…

VOLARE,  OH OH

Alle soglie della stagione turistica e nel semestre di Expo Milano 2105, un incendio a Fiumicino innescato da un condizionatore guasto, e 100 millimetri di pioggia in un’ora a Malpensa bastano per mandare in tilt il trasporto aereo italiano. Con ricaduta negativa sull’immagine e sui costi sopportati dalle strutture, dalle compagnie aeree e dai viaggiatori. Un balzo indietro nel tempo. E nel ranking dell’efficienza internazionale degli scali aerei. Per mitigare il dissenso sulla brand reputation, i due aeroporti potrebbero omaggiare i viaggiatori-utenti con una copia in vinile del 45 giri con la celebre canzone di Modugno. In alternativa, chiavetta usb.

Pier Giorgio Cozzi