Guidati online, si finisce sempre sul punto di vendita fisico

Sempre lì si finisce, ovvero sul punto di vendita fisico, tangibile, dal tocco umano.
Però guidati online. In mano c’è l’onnipresente smartphone. Sullo schermo c’è la mappa che indica il percorso fino al negozio dopo aver segnalato le offerte e i vantaggi. Vecchi e nuovi comportamenti d’acquisto s’intersecano; lo shopping integra sempre più i canali fisici e le opportunità generate dall’online. In mezzo c’è l’ict che raccorda il tutto.

Il “carburante” è il sistema promozionale. Si cercano informazioni online, offerte promozionali, sconti, si fanno confronti, si leggono commenti e pareri, poi quando è il momento di decidere l’acquisto si passa all’opzione fra ecommerce e negozio fisico. Per molte categorie di prodotti l’acquisto offline è ancora il preferito e non solo per abitudine, o per comodità (soprattutto quando ci si trova in un punto di vendita del genere one stop shop), ma anche per il desiderio di fare esperienze (alcuni brand puntano proprio sugli aspetti emozionali dell’esperienza personale e personalizzata in negozio per attrarre e fidelizzare i clienti).

Una nuova gamma di soluzioni drive to store è ora al servizio delle aziende che vogliono interagire online con i propri clienti (anche quelli potenziali), per condurli poi sul punto di vendita fisico non solo per chiudere la transazione commerciale, ma per dar vita a interazioni complesse, che possono lasciare una traccia più profonda nel ricordo, perfino stimolare collaborazione (come il rilancio della propria esperienza positiva sui social).

Naturalmente ci ha pensato Google a combinare la geolocalizzazione di un punto di vendita e di un potenziale acquirente con feed che veicolano parole chiave, il tutto legato a messaggi promozionali e pubblicitari. Cercate pump tacco 12 rosa confetto? Ditelo a Google e vi troverete sullo schermo dello smartphone messaggi promozionali, l’indicazione del più vicino punto di vendita e la mappa per arrivarci. Però non in Italia; questo servizio è in via d’espansione in Europa, ma non ancora disponibile qui.

Naturalmente non tarderà e si apriranno nuove opportunità alla creatività che andrà di pari passo con l’user experience design. Progettare una campagna promozionale in un contesto dinamico come quello generato dal drive to store, con persone in movimento nel contesto urbano, che in un definito momento esprimono un’esigenza da soddisfare subito, rappresenterà una sfida non solo tecnologica. La localizzazione puntuale del negozio e l’assicurazione che lì è disponibile il prodotto cercato saranno gli aspetti più semplici da progettare. Molto più complesso sarà l’intero customer journey del potenziale cliente, che dovrà essere motivato da informazioni pertinenti e tanto più personalizzate, aiutato da una comunicazione visiva accattivante, intrattenuto piacevolmente strada facendo da un gioco che, arrivato alla meta, svelerà il vantaggio. Per le instore promotion si apre un nuovo spettacolare capitolo.

Andrea Demodena

Dopo la frequenza di Economia e commercio in Cattolica, si iscrive a Lettere Moderne, presso l’Università Statale di Milano, laureandosi a pieni voti con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Come giornalista ha collaborato con Juliet, Art Show, Tecniche Nuove, Condé Nast, Il Secolo XIX, Il Sole 24Ore. Dal 2000 si occupa di marketing e promozioni. Dal 2014 è direttore di Promotion.