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Redazione08/09/2017

LOYALTY: Nel petrol si riduce lo spazio dei big e i cataloghi diventano più poveri

Sono ancora cinque le grandi compagnie che propongono raccolte punti con catalogo premi e altre importanti operazioni promozionali, ma bisognerà vedere cosa potrà succedere, in un futuro molto prossimo, dopo le cessioni di Esso Italia e TotalErg. Intanto cresce sempre più il peso della gdo e guadagnano spazi di mercato gli operatori indipendenti, con inevitabili ripercussioni sul mondo della fidelizzazione

Il mercato della distribuzione di carburanti perde ancora una grande compagnia e presto potrebbe perderne anche un’altra. Dopo l’addio di Shell, che nel 2015 aveva venduto a Kuwait Petroleum Italia le sue stazioni di servizio italiane, Exxon Mobil ha continuato la dismissione dei suoi impianti fino alla recente vendita delle rimanenti 1.176 stazioni di servizio a marchio Esso alla società inglese Intervias, mentre dovrebbe essere ormai giunto alle battute finali il processo di vendita di TotalErg, la joint venture nata nel 2010 tra il gruppo francese e la famiglia Garrone (che detiene una quota del 51%), con il passaggio di mano di oltre 2.700 stazioni di servizio. Su questo consistente abbandono del mercato italiano da parte delle grandi compagnie pesano indubbiamente il calo della domanda e l’affievolirsi dei margini di distribuzione, sui quali incide negativamente anche il peso sempre maggiore della fiscalità (negli ultimi 8 anni è salita, tra Iva e accise, del 25% per la benzina e del 35% per il gasolio), che resta fra le più elevate in Europa. Segue>>> (anteprima versione cartacea riservata agli abbonati)