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gennaio 2012 89

Michela Fernicola,

superior pos manager Beiersdorf.

disponiamo. L’azienda ha deciso di sviluppare un reparto dedicato, sotto la mia responsabilità, con un team di persone che lavorano sulle attività permanenti e temporanee con i clienti, e sullo sviluppo dei nuovi materiali per il punto di vendita (dallo studio della grafica all’elaborazione 3D e virtuale dei progetti con le insegne per quanto riguarda in particolare concorsi, progetti di category e simulazioni in store)”.

In discussione la fedeltà alla marca

Un tema fondamentale che emerge dalla ricerca è quello della fedeltà alla marca: solo il 24% degli intervistati non si lascia attrarre dalle promozioni. Fedeltà e promozioni sono dunque inconciliabili? “Un’attività ad alto impatto – sostiene Fernicola - può muovere le vendite, e la fedeltà alla marca è relativa”. “La fedeltà del consumatore – aggiunge Colella - non esiste a qualunque costo; le persone sono fedeli a un gruppo di marche che garantiscono certezze, ma la promozione è spesso l’ago della bilancia di una scelta. Può determinare cambi nella decisione d’acquisto”. Ne fa soprattutto una questione di canale distributivo Rovere: “Il nostro consumatore risponde in maniera diversa a seconda del canale e le promozioni vanno quindi differenziate. Nell’area trade dell’horeca può funzionare bene il catalogo a premi, mentre nella gdo hanno un maggiore appeal il premio immediato e i concorsi, soprattutto se ben supportati da materiale pop. Nell’ipermercato, in particolare, è la presenza delle hostess nelle promozioni a dare i migliori risultati (fino al 50% delle vendite in più), anche perché è il format in cui è più proficuo utilizzarle. Nei supermercati e nelle superette funzionano meglio i concorsi, perché permettono di adeguare l’investimento al potenziale sell out previsto”. “Per quanto riguarda le bevande calde – ha precisato Cattaneo - la scelta d’acquisto è predeterminata a casa. Ribadisco, quindi, che il punto di vendita è per noi l’arena per lo sviluppo della categoria attraverso la frequenza e la penetrazione”.

Anche comunicare le promozioni nel punto di vendita è importante e dalla ricerca emerge che radio e tv in store sono ritenuti mezzi abbastanza efficaci per farlo, anche se non sembrano essere ancora utilizzati diffusamente. E le risposte di due

l’utilizzo delle promozioni cut price; quando vi ricorriamo, andiamo comunque ad assorbire investimenti dall’advertising classico (soprattutto tv) per non penalizzare la

comunicazione in store, che rimane essenziale nelle nostre strategie”. Punta a sfruttare sinergie tra le varie linee di prodotti Beiersdorf. “Tra i brand di proprietà – ha spiegato Michela Fernicola , superior pos manager - abbiamo Eucerin, Hansaplast, Labello, ma la parte del leone negli investimenti in comunicazione spetta a Nivea, che è un vero marchio ombrello e

permette dunque di fare attività di forte impatto sul punto di vendita. Operiamo attraverso materiali pop ed eventi promozionali con molte attività di cross selling e cross promotion, perché l’obiettivo è far conoscere al consumatore tutte le categorie di prodotto di cui

le prime 10 Categorie/marChe per le Quali lo shopper non si fa influenzare dalle promozioni

Fonte: Promotion Magazine/Promomedia

Pasta e riso

Detergenza bucato

Caffè, tè, infusi

Merende, prodotti da forno ecc.

Latticini uht e assimilabili

Yogurt

Acqua

Igiene personale

Birra

Elettrodomestici/ elettronica di consumo

0 3 6 9 12 15

14,6

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