triplicati.
Al grande interesse per il bio, per
la qualità certificata dei prodotti
e per l’informazione da offrire al
cliente, si affianca quindi anche la
tendenza a privilegiare il prodotto
locale. Questo trend è talmente for-
te che Walmart, i cui punti di ven-
dita hanno generalmente 20.000-
25.000 mq di superficie, ha iniziato
ad aprire negozi di 2.000 mq dove
si privilegia il prodotto locale.
Un altro aspetto sottolineato da
Giammarco è quello dei social net-
work, sempre più determinanti per
rafforzare l’identità del brand. I ca-
nali tradizionali come i volantini
sono in fase di declino, si privile-
giano i nuovi media digitali e si sta
andando verso la realtà aumentata.
Anche qui non mancano gli esem-
pi: in Corea del Sud la catena ingle-
se di supermercati Tesco ha realiz-
zato dei pannelli multimediali con
cui i suoi clienti possono interagi-
re, scegliendo i prodotti da ritirare
in un secondo tempo in un punto
prestabilito vicino a casa. L’idea
ha funzionato e le vendite sono
aumentate del 130%. Fa parte del
nuovo trend digitale la targhetta
tattile, che permette, schiacciando
un piccolo pulsante, d’ingrandire
il prezzo o di riprodurlo in modo
sonoro dettando a voce anche gli
ingredienti e il peso. La tecnologia
è arrivata anche nel packaging del
prodotto e si sono già viste scatole
di popcorn che si mettono a canta-
re al passaggio del cliente.
Tutte queste considerazioni posso-
no aiutare i supermercati a essere
propositivi in un periodo caratte-
rizzato dal bisogno di adeguarsi a
nuovi standard. Oggi i supermer-
cati sono grandi depositi, molto
razionali; bisogna puntare più
sull’emozionalità, anche per fron-
teggiare i nuovi format, che si di-
stinguono per la loro originalità.
Non bisogna più puntare su criteri
di redditività, ma sulla quantità di
In Corea del Sud la
catena inglese di
supermercati Tesco ha
realizzato dei pannelli
multimediali con cui
i suoi clienti possono
interagire, scegliendo
i prodotti da ritirare in
un secondo tempo in
un punto prestabilito
vicino a casa.
tempo che il cliente trascorre nel
punto di vendita. In questo modo
la gdo potrà continuare a essere
una valida alternativa, anche e so-
prattutto nei confronti dei format
ibridi che stanno prendendo sem-
pre più piede. In questo senso, è
opportuno guardare ad altri esem-
pi virtuosi, tra cui la catena Wilde
Greene, che a Chicago ha realizza-
to in un ambiente industriale uno
spazio di vendita che si confonde
con un ristorante. L’esperimento
ha avuto un successo enorme e sta
per essere aperto un altro punto di
vendita a Toronto.
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REPORT
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settembre 2012