PROMO NOTES
di Osvaldo Ponchia*
nella classifica stilata ogni anno da The
Art Newspaper (che non include i mu-
sei di storia naturale e gli scavi archeo-
logici), troviamo la Galleria degli Uffizi
di Firenze con 1,7 milioni di presenze,
Palazzo Ducale a Venezia con 1,4, il Mu-
seo delle Porcellane di Firenze con poco
meno di 700.000 e via via molti altri mu-
sei, pinacoteche, palazzi e insediamenti
di valore storico e artistico presentano
un flusso costante di visitatori da tutto
il mondo. A questi dati se ne aggiungo-
no altri, quelli relativi alle mostre che
mediamente durano oltre i tre mesi.
Così quella dedicata a Picasso a Milano
ha registrato oltre 430.000 accessi, Ver-
meer a Roma ha superato 220.000 visi-
tatori. Vanno inoltre annoverati gli oltre
50 musei aziendali presenti su tutto il
territorio nazionale, che ripercorrono la
storia di società, prodotti e marchi.
Cosa hanno in comune questi luoghi di
cultura? Il bookshop, che nel tempo è
diventato anche gift-shop nonché il per-
corso obbligato che porta il flusso di vi-
sitatori di sala in sala, fino appunto allo
shop e alla caffetteria (talvolta a un vero
e proprio ristorante) collocati accanto
all’uscita.
I prodotti presenti nei gift-shop, acco-
munati dalla definizione di merchandi-
sing museale, rappresentano non solo
un nuovo canale di commercializzazio-
ne, ma anche una concreta opportunità
per i produttori e distributori di ogget-
tistica promozionale. Per questo Pro-
motion Expo ha voluto portare sotto i
riflettori, per la prima volta in Italia, il
merchandising museale. In questo con-
testo, dove prevalgono valori culturali
legati al museo e identificativi della cit-
tà, l’oggettistica assume caratteristiche
di pregio (per il design, i materiali, gli
aspetti estetici e funzionali) che ribalta-
no la semplicistica definizione di gad-
get. Il merchandising museale è desti-
nato a collocarsi fra l’oggetto piacevole
e attrattivo con funzione di souvenir di
qualità e la regalistica aziendale, ovvero
il prodotto ricercato, durevole, caratte-
rizzato nello stile e nella manifattura.
Una categoria nuova che ha davanti a
sé un potenziale ricettivo di milioni di
persone.
*Direttore responsabile
di Promotion magazine
Grandi numeri: 8,8 milio-
ni di visitatori al Louvre
di Parigi, 6 al Metropoli-
tanMuseumofArt diNew
York, 5,8 al British Mu-
seum. E i musei italiani?
Al diciannovesimo posto
L’oggettistica
ha un futuro nella cultura
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