Arte povera e filosofia green diventano industrial design

Il nostro viaggio nelle contaminazioni passa oggi attraverso due mondi che mi appartengono e che vivo in modo particolarmente sentito: il mondo dell’industrial design e quello del rispetto dell’ambiente. In entrambi i mondi ci sono innumerevoli esempi di perfetta simbiosi; in entrambi si parla infatti di materie prime, di risorse disponibili, di forme e funzioni della natura.

Il primo esempio è dei fratelli brasiliani Humberto e Fernando Campana. La loro carica creativa ha sdoganato il concetto di arte povera portandola all’eccellenza dell’industrial design. Il recupero/riuso dei materiali base appare assolutamente lodevole, anche se corre spesso il rischio di sembrare un gratuito esercizio stilistico. Il loro esempio è stato fortemente trainante per tutti quei designer o quei brand acerbi che potranno trovare nei progetti dei brasilian brother spunti per fare design veramente green.

Altro lodevole esempio è quello di una mia passione personale, il designer Ross Lovegrove. La sua filosofia progettuale di hi-tech antropo/geomorfico mi ha sempre appassionato e le sue forme hanno avuto in questi esempi una contaminazione con il rispetto per l’ambiente, creando due delle opere più significative nel panorama illuminotecnico. Il primo si chiamo Solar Bud di Luceplan e testimonia la perfetta sintesi tra forma e funzione. Il secondo, affascinante e assolutamente poetico è il Solar Tree per Artemide. Mai la natura è stata scomodata a fin di bene come in questa occasione. Green con eleganza, stile, originalità: si può.

*Project manager di Eurodisplay Design in Progress

 

Andrea Tempesta