Time Out di maggio-giugno 2017

Tar…occati 5 musei

Lo dico subito: non m’interessa entrare nel merito della querelle che contrappone il ministro Franceschini (Beni culturali ecc.) alla giustizia amministrativa in occasione della bocciatura da parte del Tar del Lazio di 5 direttori di musei italiani “perché stranieri”. Il ministro ha annunciato ricorso; vien da dire: fatti loro. Quel che agghiaccia è lo strapotere assunto negli anni dal potere giudiziario. I musei sono ricchezza e cultura; i direttori che li gestiscono vanno valutati sul piano manageriale, non burocratico né corporativo. Sennò a pagare, in fondo, sarà sempre Pantalone. Italianissimo, a prova di Tar.

Dottore in calligrafia

L’Università di Bologna ha recentemente inaugurato un piano di formazione, trasversale a tutte le facoltà, che insieme alla grammatica e alla sintassi, per non perdere la capacità di scrivere insegna pure la calligrafia: il corsivo italico, la scrittura manuale materia di studio cancellata oltre mezzo secolo fa dal Ministero dell’Istruzione, messa a rischio anche dalla tecnologia digitale; un tempo si scrivevano lettere, oggi si spediscono email. E noi convinti che fossero le elementari a insegnare a leggere e scrivere in corsivo, l’Università a laureare dottori nelle varie scienze e discipline. Tra poco, anche in calligrafia.

Lacci dispettosi

È la notizia del secolo. Esultiamo: finalmente, dopo anni di studi, un team di ingegneri meccanici di Berkeley, Università della California, ha scoperto perché le nostre scarpe si slacciano senza preavviso, lasciandoci con i lacci penzoloni. Lo studio compare su “Proceedings of the Royal Society A” (A indica scienze fisico-matematiche e ingegneristiche; B, scienze biologiche). Trovata la causa – cosa che ci rassicura assai – adesso bisognerà senza indugio trovare il rimedio.

Pier Giorgio Cozzi