Le tante declinazioni del ludico, per le quali è già pronto (almeno) un gadget

Esercizio. Evasione. Condivisione. Tutto questo e altro è il gioco, dimensione che ci accompagna fin dalla più tenera infanzia per poi non abbandonarci più, quand’anche in forma di passatempo, prova di abilità, occasione di team building, simulazione strategica o anche solo di momento per una sana ironia. Tutte declinazioni ben rappresentate nei campionari dei personalizzatori nell’orbita di PTE – Promotion Trade Exhibition, consapevoli dell’incontestabile status di evergreen di questa categoria di articoli.

Si parte dai giochi nell’accezione più comune del termine dove, complice il calendario, non possiamo esimerci dal menzionare la ridda di gonfiabili nonché palloni, palline, racchette per il tennis e i giochi suoi derivati offerti da espositori storici di PTE quali Anda present, Solo Midocean e PF Concept, spesso realizzati in materiali eco-friendly come la plastica riciclata. La sostenibilità fa da filo conduttore anche in giochi con minore produzione di acido lattico e maggiore concentrazione intellettuale, come avviene in Brainboo, il magic puzzle in bambù di Anda Present oppure in Magrax, gioco di abilità pure esso in legno che con la sua forma poliedrica sembra uscito da un’incisione rinascimentale di Dürer.

Anche la postazione pc può d’altronde diventare occasione di svago, magari tra una sessione di lavoro e l’altra, individuando per esempio le parole nascoste dentro una griglia di lettere: a tal fine può aiutare uno dei tappetini da scrivania di Kleen-Tex, azienda austriaca già presente a PTE 2025.

Le nuove tecnologie e il gaming offrono peraltro tutta un’inedita gamma di possibilità ai personalizzatori e ai loro fornitori, in particolare quelli come Eurmpoma che, con il suo ampio ventaglio di soluzioni termotrasferibili per supporti non adesivi, potrebbe incontrare le crescenti esigenze dei team di sviluppatori, alla continua ricerca di sticker e altri elementi per la personalizzazione di tastiere, computer, magliette, ecc.

Nell’antistress a forma di cervello “Barrie” di PF Concept il ludico giunge poi a tingersi di una nota surreale, sostituendo un encefalo con tanto di circonvoluzioni (in schiuma poliuretanica, s’intende…) alle solite palline e cubi da impugnare contro lo stress. Le aree su entrambi i lati alla base di questo cervello sono ideali per il branding, informa la stessa PF Concept. Se non stessimo parlando di “Barrie”, saremmo tentati di usare il termine “imprinting”…

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