I podcast sono un fenomeno culturale prima ancora che mediatico. Dal 2018 a oggi gli ascoltatori di podcast in Italia sono cresciuti del 75%, passando da 10,3 milioni a 18 milioni. Solo nell’ultimo anno si sono aggiunti 800mila nuovi utenti, pari a una crescita del 5%. Non si tratta quindi più di una nicchia, bensì di un’abitudine consolidata che si intreccia con il modo in cui costruiamo le nostre giornate, consumiamo informazione e coltiviamo passioni.
La fotografia arriva dall’ultima ricerca NielsenIQ per Audible, presentata in occasione della Giornata Internazionale del Podcast, che mostra come quest’ultimo sia ormai parte integrante della dieta mediatica degli italiani, al pari di televisione, stampa e social media, con una peculiarità unica: la capacità di inserirsi nei momenti vuoti della giornata, trasformandoli in occasioni di apprendimento o intrattenimento.
Non è un caso che la sessione media di ascolto abbia superato i 28 minuti, quattro in più rispetto al 2024. Si ascolta quasi nove volte al mese e, per il 62% degli italiani, il podcast è diventato un appuntamento settimanale, mentre il 16% dichiara di non poter più fare a meno di ascoltare un episodio al giorno. Numeri che danno la misura della profondità con cui questo linguaggio si è radicato nella quotidianità.
Ma cosa spinge davvero a premere play? La voglia di approfondire un argomento (46%), la curiosità verso contenuti nuovi (40%), il desiderio di informarsi senza filtri e interruzioni. Il crime resta il genere più amato (41%), seguito a ruota da storia e politica (39%) e dal benessere (33%). Ma più che la classifica dei generi, colpisce il ruolo dei podcast come strumento formativo: oltre metà degli studenti li considera un supporto utile allo studio, segno che la voce può integrare e arricchire i metodi di apprendimento tradizionali.
Un altro dato interessante riguarda la lingua: se il 97% ascolta prevalentemente in italiano, cresce la quota di chi sceglie anche contenuti in inglese (32%), confermando che il podcast non è solo intrattenimento passivo ma anche uno strumento culturale e linguistico.
Da sottolineare la funzione che i podcast svolgono nella nostra vita sempre più frenetica: sette italiani su dieci li apprezzano perché permettono di fare multitasking, ascoltando a casa, durante gli spostamenti quotidiani, in macchina, camminando o sui mezzi pubblici. Non rubano tempo, lo arricchiscono. Non chiedono attenzione esclusiva ma si adattano ai ritmi dell’utente.
La crescita costante dimostra che il podcast non è un fenomeno effimero ma un linguaggio capace di unire immediatezza e profondità, leggerezza e autorevolezza, intimità e condivisione. Un mezzo che non si limita a intrattenere ma che riesce a educare, informare, persino a costruire comunità attorno a temi e narrazioni, offrendo la possibilità di rallentare con la mente mentre il corpo va avanti. Una pausa attiva, fatta di voci che diventano compagne di viaggio.