Ogni tanto emerge un’idea capace di spostare la conversazione su temi sensibili, senza alzare la voce e lavorando su un gesto quotidiano. È il caso di “Siamo tutt* Margherita”, il progetto ideato da Ied Milano insieme a Pe.Pe Agency, che usa l’iconografia più popolare e condivisa d’Italia, la pizza, per parlare di una delle emergenze sociali più profonde: la violenza contro le donne.
Il punto di partenza è linguistico e visivo allo stesso tempo. La parola pizza, che in alcune regioni significa schiaffo, diventa un cortocircuito semantico che apre lo spazio al messaggio principale: la violenza è un comportamento da rifiutare e non un’abitudine culturale da assimilare. Il food diventa un codice universale, capace di abbassare le difese e, al tempo stesso, di amplificare l’impatto emotivo del contenuto.
La campagna nasce come un percorso phygital: manifesti, contenuti social, street poster e una narrazione a volte ironica, altre durissima, che anticipa l’appuntamento del 25 novembre, data simbolo della giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il culmine del progetto sarà un evento aperto al pubblico, ospitato a Ied Milano, costruito intorno a un pizza party solidale in collaborazione con Alice Pizza. Le margherite distribuite per l’occasione avranno un packaging dedicato, pensato per incorporare il messaggio della campagna: ogni cartone diventa una micro-affissione che invita a una presa di posizione chiara.
Durante la serata è previsto un vodcast live condotto da Annie Mazzola, con la partecipazione di Fulvio Ravagnani, head of communication school di Ied Milano, e degli studenti coinvolti nello sviluppo creativo. Il format mantiene un tono diretto e accessibile, per raccontare cosa significhi trasformare un insight culturale in una presa di coscienza collettiva.
L’iniziativa si inserisce inoltre nel lavoro della Fondazione Libellula, che verrà sostenuta attraverso attività di raccolta fondi e visibilità. I progetti della fondazione, dai laboratori di empowerment ai servizi di supporto psicologico, mostrano quanto il contrasto alla violenza richieda un approccio trasversale, continuo, radicato nei territori e nelle scuole, non solo nelle ricorrenze.
La serata prevede anche la proiezione del cortometraggio “Finché morte non ci separi”, prodotto da OffiCine-Ied con la direzione artistica di Silvio Soldini. Il corto affronta la violenza psicologica e domestica con un linguaggio filmico essenziale e asciutto, sostenuto da un cast che vede Amanda Sandrelli, Carla Signoris e Filippo Scicchitano.
Nel settore della comunicazione sociale questo progetto dimostra come una campagna possa mantenere rigore, profondità e autorevolezza anche lavorando con simboli popolari. E ricorda che, anche sulle tematiche sensibili, la creatività acquista forza quando rende il contenuto comprensibile, memorabile e condivisibile.



