Incontenibilmente contenitore

Veuve Clicquot
Puma
Puma

Belli, utili e, soprattutto, indipendenti. Ovvero quando il packaging di un prodotto si emancipa dal suo classico, subordinato compito di custodia e presentazione per assumere nuove funzioni, talora del tutto autonome rispetto al bene cui era originariamente associato. Si pensi per esempio a Clever Little Bag, borsa che accompagna le calzature sportive Puma in alternativa alle tradizionali, viete scatole da scarpe. Realizzata in polipropilene parzialmente riciclato, essa avvolge con precisione millimetrica il contenitore in cartone dove sono adagiate le scarpe, assolvendo così alla funzione di coperchio e permettendo un risparmio di carta pari al 65%. Inoltre, la pratica maniglia di cui Clever Little Bag è dotata rende da un lato superflue ulteriori borse per il trasporto delle calzature e dall’altro ne fa un accessorio versatile, pronto agli impieghi più disparati oltreché trendy, adorno com’è del grintoso logo Puma su campo rosso fiammante.

Non è sicuramente da meno la confezione-regalo Veuve Clicquot Yellow Clicq’Up, che accompagna le bottiglie da 750 ml dell’omonimo champagne. Elegante a tal punto da rendere pleonastico l’uso di carte-regalo e ulteriori orpelli, la scatola dall’inconfondibile colore giallo intenso che identifica immediatamente i prodotti della nobile maison d’oltralpe è dotata di un vano che cela una sorpresa tanto originale quanto utile: un origami dall’aspetto di un foglio, che con un paio di semplici mosse si trasforma in un vero e proprio secchiello da champagne, riutilizzabile almeno 3-4 volte. Il merito di questa piccola magia di nome Clicq’Up spetta al talento progettuale del designer belga Mathias van de Walle.

E che dire dei “barattoli d’autore” della Illy Art Collection, autentiche opere d’arte applicata agli oggetti d’uso comune che a partire dal 2006 e per due volte all’anno Illycaffè mette in circolazione a tiratura limitata, adottando peraltro l’accorgimento di riportare le informazioni commerciali su una pellicola trasparente rimovibile? Oltre a costituire ambiti pezzi da collezione, decorati di volta in volta da protagonisti dell’arte contemporanea quali Kiki Smith, Michelangelo Pistoletto e il fotografo Sebastião Salgado (solo per citarne alcuni), questi barattoli da 250 g di Caffè Illy espresso espletano egregiamente la loro funzione. Realizzati in metallo, essi sono in grado di mantenere tutta la fragranza della miscela grazie alla pressurizzazione; ciò non toglie comunque che essi si prestino perfettamente anche a contenere beni assai diversi dal caffè.

Pure in Steelo, confezione-regalo per vini a marchio Wood & Mood, la dialettica contenuto-contenitore e l’emancipazione di quest’ultimo dal primo (un po’ come la dialettica servo-padrone di hegeliana memoria) conduce a risultati virtuosistici. Dopo che le pregiate pareti in legno di Steelo si sono aperte come i petali di un fiore svelando la bottiglia, è sufficiente estrarre quest’ultima perché la confezione si trasformi in un’esclusiva lampada da tavolo, dotata di un luminoso faretto interno.

Konvict
Konvict

Sebbene i flaconi di profumo a forma di manette Konvict non possano ovviamente essere rifunzionalizzati all’uso di autentici ceppi, condividono nondimeno in linea teorica la dialettica appena esposta, qui spinta fino alle sue estreme conseguenze. Quale abissale differenza, infatti, tra una fragranza (il contenuto) e le privazioni evocate da un paio di manette (contenitore). Konvict venne immesso nel mercato qualche anno fa, per un breve periodo; si tratta della collezione con cui il celebre e controverso rapper Usa di origine senegalese Akon rendeva il suo tributo al filone dei profumi firmati da protagonisti del jet set internazionale. Il nome di questo prodotto richiama il verbo inglese “to convict”, “condannare”, e rappresenta quasi un marchio di fabbrica della produzione musicale di Akon. Esso ricorre infatti in buona parte dei testi delle sue hit, a testimonianza del non idilliaco passato del rapper.

Alberto Gerosa

Alberto Gerosa (Milano, 1974) è giornalista, slavista e soprattutto collezionista. Non solo di penne stilografiche e vecchi libri illustrati ma anche e soprattutto di esperienze. L’elenco di queste ultime è stato piacevolmente allungato dalle trasferte per conto di Promotion, da Barcellona ad Amsterdam passando per Disneyland alla scoperta degli arcani della fidelizzazione.