L’arte museale un patrimonio da regalare

Luca Finetto14/03/2021

Per le adolescenti che invidiano la ragazza con l’orecchino di perla è ora semplicissimo prendere il suo posto: Jan Vermeer è disponibile a dipingerle, complice Google Arts e la sua app, basta farsi un selfie, scegliere il quadro e voilà, la sostituzione con la (o il) protagonista è fatta. Se si pensa ai musei come luoghi polverosi e noiosi si è fuori strada.

Oggi tutti i musei, in tutti i continenti, hanno un archivio digitale del loro patrimonio e hanno sviluppato iniziative sia rivolte alle aziende sia direttamente ai cittadini. Così per le promozioni si aprono inedite opportunità di creare un sistema dove premi e regali procurano esperienze sensazionali con l’arte. Per i bambini sono disponibili giochi da fare da casa, i più grandi possono visitare a distanza musei molto particolari (quello dell’Ice Cream, quello del Disgusting Food) o molto lontani (in Congo, Etiopia, Filippine).

Per le fashion victim ci sono tanti musei della moda e dei profumi. Ci sono pinacoteche, biblioteche, scavi archeologici, un patrimonio immenso a portata di click, di interazione, di regalo. Un filone tutto da scoprire per un rewarding da vivere da protagonista, per cui si ringrazierà la marca che l’ha scelto per la promozione.

Luca Finetto

Oltre quindici anni di esperienza nel mercato promozionale, ha gestito con successo l’attività nel canale di brand come Armani, Fiorucci, Fossil, Moulinex, De’Longhi, Atala, Antinori, Breil. Oggi di Ops!, Usag, G3Ferrari, Black&Decker...