Chef Adventure il game di Unicoop Firenze educa alla responsabilità

Nel suo viaggio, l’aspirante chef Andrea, si troverà a parlare di ambizione, ricchezza, bisogni, consumi e solidarietà. e se saprà comprendere i valori e i bisogni degli altri, crescerà come individuo e cittadino.

La ricetta per accrescere la propria autostima e migliorare la relazione con gli altri è spiegata ai giovani da un aspirante chef, Andrea, nel suo viaggio di formazione, poetico e a tratti onirico, in una campagna immaginaria. Chef Adventure è un gioco per ragazzi della scuola secondaria, ideato da Whitesock, una giovane società italiana specializzata nello sviluppo di applied game, e realizzato nell’ambito del progetto Unicoop Firenze Cittadinanza Consapevole.

Tommaso Perrulli, responsabile dei progetti sociali ed educativi di Unicoop Firenze.

“Siamo impegnati nei programmi educativi da 40anni – dice Tommaso Perrulli, responsabile dei progetti sociali ed educativi di Unicoop Firenze – da quando negli anni ’80 abbiamo dato vita alle ‘giornate dei giovani consumatori’ per fornire un’alternativa di valore al modello che allora si andava affermando della Milano da bere. Le ‘giornate dei giovani consumatori’ erano dei momenti di confronto sui temi della solidarietà, dell’impegno civico, del volontariato, moderati da docenti ed educatori. Chef Adventure cala questi argomenti nella dinamica del gioco”. Il gioco parla di benessere, inteso come equilibrio tra desiderio e responsabilità, e di rispetto per se stessi e per gli altri. Nel suo viaggio, l’aspirante chef Andrea si troverà a parlare di ambizione, ricchezza, bisogni, consumi e solidarietà. E se saprà comprendere i diversi punti di vista, i valori e i bisogni degli altri, crescerà come individuo e cittadino arricchendo il suo sogno di diventare chef con poetiche ricette di vita.

Vincenzo Santalucia, co-founder e game director di Whitesock.

“Gli obiettivi di Chef Adventure – spiega Vincenzo Santalucia, co-founder e game director di Whitesock – sono legati alla promozione di valori: non si tratta di spiegare concetti o allenare competenze, ma di proporre ai ragazzi un possibile punto di vista alternativo da cui valutare le proprie priorità rispetto al futuro e al vivere quotidiano. Tradizionalmente il racconto morale si basa sul concetto di ‘altrimenti’: bisogna comportarsi bene, altrimenti ci saranno conseguenze negative. Il paradigma ludico è inverso: in gioco non sei costretto a fare nulla, nemmeno ad ascoltare; sei libero di agire e tutte le tue azioni avranno conseguenze, ciò che scoprirai è che solo tu puoi trovare il modo per realizzare gli esiti che ritieni positivi. Crediamo che questo empowerment che emerge da una narrazione interattiva, questo senso di consapevolezza del proprio potere sul mondo sia la chiave per una retorica più efficace. Non si tratta solo di raccontare cosa è giusto e cosa è sbagliato: è fondamentale far passare il concetto che ciò che fai, e ciò che non fai, ha sempre un risultato”.

Chef Adventure è concepito in modo che il processo di apprendimento coincida con l’attività di problem solving sperimentata direttamente dallo studente, in modo autonomo. “A differenza di quanto Unicoop Firenze ha sempre fatto in passato – sottolinea Perrulli – questo progetto non ha l’intermediazione di un educatore, perché nasce nella fase della didattica a distanza; una distanza che noi ci siamo impegnati a colmare grazie al gaming online”. Questo progetto educativo, sviluppato grazie anche al supporto di Maria Ranieri, docente universitaria di tecnologie dell’istruzione, racconta una nuova scuola capace di coniugare i nuovi strumenti digitali, senza negare la corporeità.

“Chef Adventure – spiega Santalucia – parla di benessere e lo fa proponendo un’idea di felicità che mette in discussione lo stereotipo comune di successo e si basa sulla possibilità di impegnarsi in qualcosa a cui si attribuisce valore. Si tratta di un benessere reale, raggiungibile, legato al proprio rapporto con se stessi e con gli altri. La creatività (la poesia) è strettamente legata a questa prospettiva, perché ha a che fare con la possibilità di coltivare i propri talenti ma anche di focalizzarsi su problemi reali, impegnarsi per portare agli altri idee che si ritengono utili. Nei suoi incontri, nelle sue conversazioni su ambizione, amicizia, ricchezza, solidarietà, desideri, consumi, progetti e utopie, Andrea ricava autostima e serenità (sono in effetti i punteggi del gioco), in una parola ispirazione. Quando è ispirato, Andrea può creare. Poiché ama cucinare, Andrea crea ricette. Non sono tanto ricette di cucina, che pure nel gioco svolge un importante ruolo simbolico di confronto tra tradizione e innovazione, quanto ricette di vita, appunti o istruzioni per navigare verso rotte alternative”.

L’iniziativa Cittadinanza Consapevole, della quale fa parte anche il gaming Chef Adventure, racconta una storia di successo (l’investimento è di 1 milione di euro) che ha coinvolto 2.200 classi secondarie (1.500 lo scorso anno durante la pandemia) e le amministrazioni locali con le quali Unicoop Firenze collabora, attraverso i suoi percorsi didattici, per promuovere diverse campagne sociali di tutela e valorizzazione del territorio, come per esempio la raccolta fondi per il restauro di monumenti cittadini.

 

Andrea Demodena

Dopo la frequenza di Economia e commercio in Cattolica, si iscrive a Lettere Moderne, presso l’Università Statale di Milano, laureandosi a pieni voti con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Come giornalista ha collaborato con Juliet, Art Show, Tecniche Nuove, Condé Nast, Il Secolo XIX, Il Sole 24Ore. Dal 2000 si occupa di marketing e promozioni. Dal 2014 è direttore di Promotion.