L’impatto sociale dei brand nell’Osservatorio Civic Brands

Redazione07/03/2023

Cosa significa per un brand fare attivismo oggi? Cosa chiedono le persone alle aziende e cosa considerano come comportamento virtuoso? Sono queste le domande che l’Osservatorio Civic Brands, progetto editoriale e di ricerca nato nel 2019 dalla collaborazione tra Ipsos e Paolo Iabichino, si pone nell’indagare l’impatto sociale delle marche in Italia.

Nel corso degli ultimi anni, l’Osservatorio ha registrato una trasformazione nel rapporto tra le aziende e chi non solo consuma ma chiede al mondo delle imprese di uscire da una logica legata unicamente al profitto e di essere più attenta al benessere della società. Queste richieste si fanno ancora più insistenti in un momento di forte difficoltà e incertezza come quello attuale.

Dall’ultima rilevazione (dicembre 2022) dell’Osservatorio emerge, infatti, come oltre 1 persona intervistata su 2 (56%) dichiara di essere attenta ai comportamenti in ambito sociale, culturale o politico da parte delle aziende. Al contempo dichiara che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dal caro vita, l’attivismo di brand si dovrebbe tradurre in un supporto tangibile al consumo, ovvero in un aiuto reale ed economico: il 79%, infatti, sostiene che marche e aziende, in questo momento, dovrebbero agire principalmente per contribuire a porre un freno al continuo incremento dei prezzi.

Facendo un confronto con i dati raccolti nel 2021, si registra un aumento delle persone che dichiarano di non credere all’impegno delle marche in ambito sociale, culturale o politico. Troppo spesso, infatti, percepiscono le dichiarazioni di impegno da parte delle aziende solo come un modo per lavarsi la coscienza (56%, +5 punti vs. 2021), oppure dichiarano che l’unico interesse reale delle aziende è e rimane il profitto (51%, +7 punti vs. 2021).

Quasi la metà delle persone intervistate (47%) dichiara di avere addirittura smesso di comprare alcuni prodotti o servizi di marche e aziende perché deluso dal loro comportamento in ambito sociale, culturale o politico, percentuale leggermente in crescita rispetto alla scorsa rilevazione (+3 punti vs. 2021).

“L’attenzione verso il ruolo sociale, politico, culturale che marche e aziende devono giocare per la collettività – ha sottolineato Andrea Fagnoni, chief client officer Ipsos e uno dei fondatori dell’Ocb – cresce di pari passo alle aspettative nei loro confronti. Raccogliere questa richiesta e agire per il bene collettivo richiede impegno, costanza e soprattutto trasparenza e dialogo con tutti gli interlocutori, siano essi istituzionali che singole comunità di individui”.

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