La legge Descroizaille prevede il tetto massimo del 34% sulle promozioni per i prodotti non alimentari ed entrerà in vigore in Francia l’1 marzo 2024. Pensata per proteggere le piccole e medie imprese che, nella guerra dei prezzi, rischiano di avere margini esigui, ha generato non poche critiche da parte dei retailer d’Oltralpe. E se venisse promulgata una simile legge anche in Italia? Abbiamo girato la domanda alle catene presenti sul nostro territorio che, in gran parte, hanno preferito non rispondere, con poche eccezioni.
Mario Gasbarrino, amministratore delegato Decò Italia: “Premesso che ritengo la legge Descroizaille un provvedimento tipicamente dirigistico, come solo i francesi sanno fare, essendo io un sostenitore dell’edlp e della trasparenza e considerando il sistema hi-low – quando si arriva alle aberrazioni di sconti 50/60% in maniera continuativa (come i venditori di tappeti!) – un inganno mostruoso che di fatto aumenta fittiziamente il prezzo iniziale per poterne amplificare lo sconto, in un mondo ideale considero il provvedimento utile per ridurre la pressione promozionale e abbassare il prezzo a scaffale continuativo, con un prezzo più vicino al suo attuale valore. In sostanza chi, come me, ama l’edlp dovrebbe amare questa norma; chi invece pratica l’hi-low smisurato e l’idm che vive di promozioni dovrebbe avversarla. Poiché inoltre per andare a regime e ottenere i suoi effetti ci vorrebbero anni sarebbe anche inapplicabile per un liberista come me e inutile per chi ama l’edlp.
Federico Stanghetta, direttore commerciale Conad Adriatico: “Non discuto sulla percentuale che teoricamente pone un limite interessante da valutare. Ma se un provvedimento di questo tipo fosse preso in Italia, non sarei assolutamente d’accordo perché ritengo inopportuna una norma del genere. La percentuale di sconto dovrebbe teoricamente essere applicata in base alle caratteristiche economiche, sociali, strutturali e di densità abitativa del territorio. La scontistica è una discrezionalità che va lasciata a imprenditori e aziende che decidono come impostare la loro politica commerciale. Possono essere validi l’edlp o l’hi-low a seconda della realtà in cui ci si trova”.
Andrea Demodena
Dopo la frequenza di Economia e commercio in Cattolica, si iscrive a Lettere Moderne, presso l’Università Statale di Milano, laureandosi a pieni voti con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Come giornalista ha collaborato con Juliet, Art Show, Tecniche Nuove, Condé Nast, Il Secolo XIX, Il Sole 24Ore. Dal 2000 si occupa di marketing e promozioni. Dal 2014 è direttore di Promotion.