Gs1, italianità in calo sugli scaffali e nelle vendite

Redazione07/05/2025

Italianità in calo sugli scaffali: secondo i dati dell’ultimo Osservatorio Immagino di Gs1 Italy, nei 12 mesi di monitoraggio si registra un calo del 2% di prodotti alimentari confezionati che sull’etichetta richiamano la loro identità italiana o regionale. Anche i volumi venduti sono scesi del 2%, mentre il giro d’affari è di contro salito del 2,1%. L’Osservatorio ha individuato un totale di 26.411 prodotti, tra le oltre 138mila referenze analizzate, che recano sull’etichetta un claim, un’immagine o un’indicazione geografica (come dop o igp) che ne esprime l’italianità.

In controtendenza rispetto al calo generale solo i 1.335 prodotti a denominazione d’origine protetta (dop), cresciuti non solo a valore (+3,5%) ma anche a volume (+2,1%), per un totale superiore a 723 milioni di euro di sell-out, mentre è vistoso il calo della a indicazione geografica protetta (igp), che ha perso lo 0,5% a valore e il 2,2% a volume. Analogo il trend dei 932 vini a indicazione geografica tipica (igt), le cui vendite sono diminuite di -0,9% a valore e di -7,7% a volume. Un fenomeno, quest’ultimo, che va contestualizzato nel trend di calo generalizzato del consumo di vino.

Come si identifica l’italianità? La presenza sull’etichetta della bandiera tricolore è presente nel 16,3% dei prodotti per un totale di 15.414 referenze. L’appartenenza dichiara a una regione ha andamento non uniforme e solo Puglia, Liguria, Veneto, Basilicata e Abruzzo hanno registrato una buona crescita del giro d’affari, nonché Molise, Valle d’Aosta e Sardegna che sono riuscite a incrementare le vendite anche a volume.

L’analisi dettagliata dell’italianità e la classifica completa delle regioni in etichetta sono disponibili nella sedicesima edizione dell’Osservatorio Immagino, scaricabile gratuitamente dal sito osservatorioimmagino.it

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