Nel panorama attuale, fatto di tecnicismi, metriche astratte e modelli accademici, “Marketing 0.0” di Alessandro Angelelli rappresenta un cambio di passo. Un ritorno all’essenziale, come recita il sottotitolo: “Ritorno alle origini per decifrare il futuro”.
Angelelli prende dieci concetti chiave del marketing moderno e li smonta senza timori reverenziali: la fedeltà del cliente è sopravvalutata, gli influencer non sempre influenzano, la concorrenza totale è spesso un suicidio collettivo e lo storytelling non è una panacea. Con uno stile diretto, provocatorio e ironico, l’autore costruisce una narrazione che non cerca consensi, ma confronto.
Il cuore del libro è un’idea chiara: il marketing è tutto ciò che fai per vendere. Un’affermazione che può sembrare brutale, ma che riporta l’attenzione sul risultato, spazzando via sovrastrutture e tecnicismi. Dalla bancarella di Cesare “er fruttarolo” a Campo de’ Fiori alle Pmi italiane, il marketing vive nell’azione quotidiana, non nei convegni o nei canvas.
Non si tratta solo di demolizione: il libro propone un nuovo approccio, più vicino alla realtà di chi fa impresa. Un marketing che è cultura aziendale diffusa, fatto di ascolto, empatia, intuizione e coraggio. Coraggio di scegliere, di non piacere a tutti, di non rincorrere il consenso a tutti i costi. Perché, come scrive Angelelli, se cerchi di piacere a tutti, finisci per non contare per nessuno.
“Marketing 0.0” è un libro utile per chi lavora nel marketing, ma anche per imprenditori, artigiani, studenti. Non offre formule magiche, ma stimola riflessioni concrete. E lo fa senza filtri, con la chiarezza di chi il marketing lo vive ogni giorno e fuori dalle aule universitarie.