Private Label, il nuovo equilibrio nel carrello della spesa tra convenienza, qualità e fiducia

Redazione26/09/2025

La private label non è più sinonimo di seconda scelta ma un pilastro sempre più solido delle strategie distributive e delle abitudini d’acquisto degli italiani. Lo conferma l’indagine condotta da Next Different, in collaborazione con l’istituto di ricerca Emg Different, che restituisce un quadro dettagliato su percezioni, driver di scelta e prospettive di sviluppo del comparto.

Gli italiani fanno la spesa in media 2,3 volte a settimana, con un’incidenza più elevata tra le fasce di età mature. Un dato che indica come il momento della spesa sia l’occasione per i retailer di rafforzare la relazione con i consumatori attraverso le proprie marche.

La ricerca evidenzia come il rapporto qualità-prezzo rimanga il principale fattore competitivo, con il 90% degli intervistati che afferma di fidarsi della qualità dei prodotti a marchio e il 70% che li considera più convenienti rispetto ai brand industriali.

Negli ultimi dodici mesi, il 23% dei consumatori ha incrementato gli acquisti di private label soprattutto per ragioni economiche e questo aumento risulta particolarmente significativo nella fascia 45-54 anni, segnale di una propensione crescente anche tra target considerati tradizionalmente più fedeli ai marchi storici.

I segmenti in cui la private label consolida il proprio ruolo di alternativa primaria restano i confezionati alimentari, gli yogurt e latticini e i prodotti per la cura della casa.

Oltre alla dimensione funzionale, l’indagine mette in luce un importante elemento strategico: l’81% dei consumatori percepisce i prodotti a marchio come espressione diretta dei valori dell’insegna. La private label rappresenta quindi un asset reputazionale, in grado di rafforzare la fiducia e differenziare l’offerta in un mercato sempre più competitivo.

 

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