Le iniziative condivise tra commercianti ed enti locali per rianimare i centri storici

Antonio Votino12/11/2019
La tecnologia e la multimedialità permettono di condividere un unico programma fedeltà fra ragioni sociali diverse, garantendo un’unica user experience dell’utente.

Crescono le iniziative di collaborazione fra negozi ubicati nei centri storici o aderenti ad associazioni di commercianti locali per porre rimedio alle ristrettezze finanziarie in cui si trovano oggi le amministrazioni locali, che rischiano di pregiudicare i servizi essenziali di promozione, decoro, abbellimento e fruizione di mercati. Che si tratti di associazionismo tra privati o società miste pubblico/privato, che di fatto operano in regime privatistico, l’imperativo è creare modi e canali per comunicare ai cittadini che quel luogo, il centro storico, vale non solo perché memoria collettiva, ma anche per le offerte commerciali che propone, diverse e a volte sovrapponibili a quelle dei centri commerciali o dei mall periferici, ai quali il pubblico si rivolge per la spesa quotidiana e voluttuaria. All’interno di questo quadro, il citizen relationship management diviene una risorsa primaria alla quale attingere per dare valore a servizi non strategici, ma importanti per la sostenibilità dei centri urbani sovente accerchiati da aree commerciali attrezzate e vicini ad assi viari primari. Si parte dapprima con mettere al servizio del cittadino e del turista in visita al centro storico un servizio per la mobilità sostenibile, come piste ciclabili, nuove fermate per mezzi pubblici e bike sharing, introducendo poi strumenti che riescano a dialogare con l’utente, come le mobile app e la realtà aumentata, fino alla gestione di circuiti di gestione di carte fedeltà il cui programma (principalmente basato su sconti) è finanziato e sostenuto dagli esercenti, ma che si arricchisce di iniziative degli enti locali. Sul tema esistono alcune esperienze italiane di successo e molte più all’estero, come i programmi fedeltà, nati intorno alle società di gestione delle farmacie comunali, che danno anche servizi accessori per i turisti e offrono assistenza medica e soccorso in convenzione. La convinzione dei proponenti è che la realizzazione di veri e propri circuiti commerciali non è sufficiente, però, se non viene supportata dalla generazione di benefit effettivi per commercianti e cittadini. Puntare tutto sulla fidelizzazione del cliente, il rilancio della città e la creazione di un maggiore senso di appartenenza nelle persone è l’obiettivo di tutte queste iniziative. La tecnologia e la multimedialità vengono incontro a questa esigenza e oggi è possibile far condividere un unico programma fedeltà fra ragioni sociali diverse, con entità commerciali molto variegate, garantendo un’unica user experience dell’utente e condividendo con i propri clienti news e promozioni mirate. Ma non si tratta di un’opportunità meramente commerciale: un’app potrebbe anche essere funzionale alla condivisione di informazioni logistiche, news sul traffico e sui parcheggi della zona. Insomma, le amministrazioni comunali, che hanno tutto l’interesse a promuovere l’attività dei loro centri cittadini, potrebbero essere le prime ad approfittare di un’occasione del genere per comunicare più facilmente i servizi al cittadino e magari generare revenue da distribuire sul territorio.

Antonio Votino