Nel retail non food la fidelizzazione
è a colpi di sconti

Pino Di Leo11/06/2015

Valore Salute web2È ormai difficile trovare insegne nell’ambito del retail non food che non offrano ai clienti una fidelity card. E tutte le principali catene dei vari settori propongono un programma di lungo periodo, quantomeno di durata annuale, soprattutto nell’abbigliamento e nelle profumerie, ma sempre più anche in tanti altri settori, in particolare nel mondo delle farmacie e parafarmacie. In un monitoraggio realizzato da Promotion Magazine sono censite 106 insegne/catene attive con varie iniziative di fidelizzazione ed è proprio l’abbigliamento a primeggiare con ben 28 insegne, seguito dalle profumerie (12 insegne), farmacie/ parafarmacie (10), sport (8), bricolage, elettronica di consumo/elettrodomestici e calzature, tutte con 7 insegne. Il programma più diffuso è la raccolta punti basata su un sistema di rewarding su acquisti: i titolari di carta fedeltà hanno la possibilità di raccogliere punti con la spesa e, al raggiungimento di una o più soglie, ottengono buoni sconto in euro o sconti in percentuale da utilizzare su una spesa successiva. Molto spesso ai titolari di card sono offerti anche vantaggi e servizi vari, sia insieme alla raccolta punti (Coin, Upim, Feltrinelli, Media World, Promod sono le insegne più munifiche) sia in maniera esclusiva (come La Rinascente, Brico Sport, CityModa, Desigual, Eurobrico, Foster Calzature, Imaginarium). Si tratta in particolare di vantaggi economici (soprattutto sconti nel giorno del compleanno, non solo del titolare della card, ma in più casi anche dei figli), offerte e iniziative promozionali riservate ai soli possessori di carta, inviti riservati per usufruire in anticipo dei saldi stagionali o per partecipare a eventi esclusivi nel punto di vendita, i cataloghi delle nuove collezioni, servizi gratuiti di vario tipo, tra cui quelli di sartoria nell’abbigliamento, parcheggio, consegne a domicilio. Ci sono anche catene che hanno adottato una strategia di fidelizzazione molto più articolata, improntata a creare e consolidare nel tempo una relazione con i clienti, offrendo non solo sconti e vantaggi vari, ma proponendo tutta una serie di attività mirate a stabilire un dialogo diretto con i clienti, in particolare community online. Imaginarium, catena spagnola di giocattoli e articoli per l’infanzia, ha creato Club Imaginarium, che si pone l’obiettivo di stare vicini alle famiglie e aiutarle nella formazione e nell’apprendimento dei bambini, coinvolgendo anche nonni e nonne nella cura e nell’educazione dei loro nipoti, di creare spazi dedicati alle relazioni fra bambini e adulti e rispondere alle loro necessità. La card Ikea Family è concepita come una sorta di fan club, una community di soci appassionati di arredamento, e in particolare dello stile Ikea, che possono tra l’altro partecipare a seminari sull’arredamento e il design, laboratori e molti altri eventi dedicati. Media World ha creato una community on line nella quale è possibile reperire o fornire informazioni, consigli, porre domande e aprire dibattiti con gli altri utenti sul mondo Media World e più in generale sul mondo della tecnologia, e ottenere anche crediti da convertire in coupon per una serie di azioni, come l’inserimento del proprio codice carta al primo accesso alla community o la creazione del proprio profilo all’interno del network. La community Casa Bricocenter permette di condividere informazioni utili con tanti altri amici che hanno la stessa passione per il fai da te o cercano aiuto e consigli, e consente anche, per ogni azione svolta al suo interno, di accumulare punti che fanno ottenere buoni sconto da spendere nei punti di vendita Bricocenter. Stentano invece ad affermarsi i loyalty program con catalogo premi, anche se non mancano catene che hanno scelto questa strada (nel nostro monitoraggio ne figurano 12). Ci sono “cataloghisti” convinti, attivi da tanti anni come Buffetti, Chicco e Prénatal (tra i fedelissimi di lunga data solo Media World ha abbandonato il catalogo nel 2012) o più recenti come Bottega Verde e Prink, e ci sono poi insegne che provano anche questa opzione di fidelizzazione per un certo periodo di tempo. Hanno per esempio da poco lasciato il catalogo premi Butali e Comet, mentre Unieuro e Original Marines sono uscite dal coalition program Nectar. Sono appena terminati i programmi con catalogo di Trony e Fdt (per entrambi la scadenza per l’accumulo dei punti era il 31 dicembre 2014 e quella per il ritiro dei premi il 31 gennaio 2015) e al momento non sono ripartiti con una nuova edizione. Alla ristretta pattuglia di “cataloghisti” del non food in senso stretto si vanno aggiungendo, in questi ultimi anni, aziende attive nell’ambito delle farmacie e parafarmacie, che per l’attività di vendita di prodotti da banco e di altre merceologie da largo consumo adottano ormai strategie di fidelizzazione del tutto simili a quelle delle catene non food. A proporre loyalty program con cataloghi premi sono consorzi e gruppi di farmacie come Profar (Federma. co), Spem e Difarma, ma anche un sito di ecommerce (Amica Farmacia), una società di servizi di marketing per il mondo farmacia (Fidelity Salus) e una società di sviluppo gestionale e di servizi di consulenza per la farmacia (Farma3Tec). In questo settore si vanno affermando naturalmente anche i programmi con sconti e vantaggi, e ha fatto la comparsa persino una short collection (“Cucinare Sano – Nuova Raccolta Punti 2013/2014″): a proporla è stata Wellfarm, insegna che fa capo a Farmacampania, con l’ormai classica meccanica un bollino cartaceo per ogni 5 euro di spesa.

Pino Di Leo