Cresce l’attenzione alla sostenibilità da parte delle imprese

Redazione01/12/2020

L’edizione 2020 del “Bilancio di sostenibilità di settore” di FederDistribuzione ha raccolto le pratiche di sostenibilità delle aziende associate all’interno di 6 aree (filiera responsabile, al servizio delle comunità, impegno per l’ambiente, i dipendenti come risorsa, attenzione al cliente, comunicazione e trasparenza) per un totale di 103 indicatori e 28 best practice, sintetizzando i risultati con un indicatore unico, riassuntivo del significativo sforzo profuso dalle imprese.

Il rilevante aumento registrato nel tempo di questo nuovo strumento di misura, 72% nel 2014, 76% del 2017 fino all’80% del 2020, è la testimonianza dell’incremento dell’attenzione e dell’impegno a integrare, ogni anno di più, la sostenibilità nella quotidianità aziendale nelle sue diverse implicazioni. Il trend è stato analizzato guardando anche l’evoluzione per tutte e 6 le aree indagate nel questionario e in tutte si osserva un aumento nella diffusione dell’adozione di pratiche sostenibili.

Il documento, che rendiconta le attività svolte sotto il profilo della sostenibilità dalle imprese fino al 2019, fornisce anche un quadro dell’impatto dell’emergenza sanitaria sul settore e sullo stesso tema della sostenibilità, evidenziando le varie e numerose iniziative realizzate dalle aziende del settore associate a FederDistribuzione.

Nella drammatica situazione della pandemia, la distribuzione moderna ha svolto un ruolo fondamentale, spostando il baricentro sulla responsabilità sociale d’impresa, mettendo in campo una serie di azioni importanti anche dal punto di vista sociale: negozi alimentari sempre aperti, diventati un presidio fondamentale per la popolazione che ha visto cambiare le proprie abitudini; più spazio al made in Italy negli assortimenti, per sostenere le filiere più colpite (5,5%); donazioni a istituti sanitari, enti di ricerca, Protezione Civile e Croce Rossa (23,6%); la collaborazione con enti caritativi per la raccolta e donazione gratuita di prodotti o per l’organizzazione del recapito della spesa nelle case (16,4%); la consegna gratuita a domicilio alle categorie di persone più fragili come gli anziani o le persone impossibilitate a lasciare la propria abitazione (12,7%); l’iniziativa della “spesa sospesa” (12,7%).

Da tempo la distribuzione moderna è in prima linea su molti fronti a sostegno della filiera – tramite la firma di protocolli per contrastare il caporalato, le pratiche sleali e le aste a doppio ribasso; supportando le pmi del mondo agricolo in particolare e valorizzando il made in Italy in tutte le sue forme – e coltiva rapporti stabili e duraturi con il territorio e le comunità locali. L’81% delle aziende di FederDistribuzione collabora con scuole e università, attiva borse di studio, sponsorizza iniziative sportive e culturali; il 100% collabora con enti e associazioni del terzo settore e ha attivato programmi per la redistribuzione delle eccedenze alimentari con strutture caritatevoli del territorio.

L’impegno delle aziende è mirato anche alla riduzione dell’impatto ambientale e all’adozione di pratiche di economia circolare, mediante per esempio l’adozione di programmi di utilizzo di energia rinnovabile e di riduzione della plastica monouso, e attraverso campagne di sensibilizzazione sui corretti stili di vita in termini di alimentazione o di salute, ottimizzazione nella gestione dei rifiuti.

In particolare, l’88% delle imprese di FederDistribuzione ha attivato programmi di utilizzo di energia rinnovabile, il 69% utilizza mezzi più efficienti e a minor impatto ambientale (elettrici, a metano, ibridi, e altro); rispetto al Bilancio 2017, quest’ultimo indicatore ha registrato un aumento di 15 punti percentuali; il 50% ha attivato azioni per il riutilizzo delle acque chiare e il 60% utilizza programmi di riduzione dei consumi d’acqua attraverso attività di monitoraggio, sistemi di controllo e programmi di razionalizzazione; il 100% infine si è occupato di gestione ottimizzata dei rifiuti e il 94% ha favorito la dematerializzazione dei documenti.

Altri spunti chiave che emergono dal “Bilancio di sostenibilità di settore” riguardano l’attenzione al benessere dei dipendenti attraverso iniziative di formazione, crescita aziendale e sostegno alle pari opportunità e l’importanza data alla comunicazione delle attività di car e trasparenza: il 94% delle aziende ha un codice etico o di condotta aziendale, il 75% afferma di porre grande attenzione al tema della comunicazione nei confronti dei propri clienti rispetto alle iniziative di sostenibilità; e tra le aziende che comunicano le iniziative ai clienti il  56% pubblica un report sociale o di sostenibilità e il 15% lo fa tramite la rendicontazione di un bilancio integrato.