Fringe Benefit Card, quando il digitale fa rima con benessere aziendale

Una card digitale pensata per quelle aziende che non hanno necessità di sviluppare un proprio piano di welfare, ma intendono beneficiare delle agevolazioni fiscali offerte dai fringe benefit. È questa l’idea alla base di Fringe Benefit Card, soluzione offerta da Amilon, società attiva in 25 paesi dell’Europa e dell’America Latina e specializzata nella gestione di strategie digitali branded currency per programmi di rewarding, incentive, loyalty e welfare aziendale.
Spieghiamo cosa sono i fringe benefit: si tratta di elementi remunerativi a margine della retribuzione principale dei lavoratori, consistenti in beni e servizi di varia natura offerti dal datore di lavoro.  Oltre a trarre vantaggi fiscali dai fringe benefit, che quest’anno vedono confermato il raddoppio della soglia di esenzione fino a un limite di spesa di 516,46 euro, le aziende vedono nell’impiego di questo strumento una possibilità concreta di legare maggiormente a sé dipendenti e collaboratori.

Se già i fringe benefit si distinguono per la loro semplicità di erogazione, la card sviluppata da Amilon consente il risparmio di tempo e denaro: acquistabile in pochi click, senza costi di attivazione o gestione, questo buono digitale multibrand consente di scegliere tra buoni spesa, shopping o carburante dalla rosa di oltre 100 catene di negozi (da Abbonamenti.it a Zalando) disponibili a catalogo. Inoltre, Fringe Benefit Card è cumulabile e può essere spesa dal dipendente in più soluzioni, adattandosi anche sotto questo aspetto alle esigenze e alle abitudini di spesa di chi se ne avvale.

Alberto Gerosa

Alberto Gerosa (Milano, 1974) è giornalista, slavista e soprattutto collezionista. Non solo di penne stilografiche e vecchi libri illustrati ma anche e soprattutto di esperienze. L’elenco di queste ultime è stato piacevolmente allungato dalle trasferte per conto di Promotion, da Barcellona ad Amsterdam passando per Disneyland alla scoperta degli arcani della fidelizzazione.