Cala la capacità di spesa dei consumatori secondo l’Osservatorio di Nomisma

Redazione27/02/2023

Nell’ultimo anno la capacità di spesa degli italiani è diminuita del  54%, un calo del potere d’acquisto influenzato da un generale clima d’incertezza in cui giocano un ruolo determinante la pandemia, il conflitto russo-ucraino, l’impennata dei costi dell’energia e il rialzo dell’inflazione.

È quanto emerge dalla prima rilevazione dell’”Osservatorio changing world” di Nomisma, il sondaggio che consente di interpretare i cambiamenti sociali in corso e indagare aspettative, valori, bisogni e modelli di acquisto dei cittadini.

Dall’indagine emerge come nell’ultimo anno l’88% delle famiglie abbia adottato opportune strategie di risparmio per far fronte al rincaro dell’energia e all’aumento generale dei costi. Nonostante questo, il 14% degli intervistati ritiene di guadagnare meno di quanto avrebbe bisogno per sostenere le spese necessarie.

Peraltro, il 25% dele famiglie si ritrova a spendere tutto quello che guadagna solo per far fronte alle spese strettamente necessarie come le utenze, gli imprevisti che riguardano la propria abitazione e l’alimentazione, senza potersi permettere altro. Solo 1 italiano su 2 spende meno di quello che guadagna riuscendo così a risparmiare qualcosa senza dover fare troppe rinunce.

L’indagine evidenzia come a guidare la ricerca del risparmio sia soprattutto l’incertezza che condiziona pesantemente questa fase del ciclo economico: il 38% di chi risparmia lo fa proprio perché il futuro sembra essere troppo incerto, mentre il 23% mette soldi da parte per affrontare con tranquillità eventuali spese impreviste.

Guardando al futuro le prospettive non sembrano migliori: non solo le famiglie temono di non riuscire a risparmiare, ma il 26% di esse teme di non riuscire ad arrivare alla fine del mese. Inoltre, pensare al risparmio familiare o capire come poter risparmiare parte del reddito è per 1 italiano su 2 motivo di ansia e stress.

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