Fabbri 1905 pubblica il suo primo Bilancio di sostenibilità

Redazione14/07/2023

Oltre 1.350 milioni di euro investiti in innovazione tecnologica e di processo, 290 marchi registrati, quasi l’80% dei fornitori provenienti dal territorio, oltre il 93% dei dipendenti – di cui poco meno della metà donne – con contratto a tempo indeterminato e possibilità di usufruire della flessibilità del lavoro agile: sono solo alcuni dei dati contenuti nel primo Bilancio di sostenibilità di Fabbri 1905, che dal 2022 ha scelto di intraprendere un percorso formalizzato per integrare e mettere a sistema nel proprio modello di business i molteplici progetti di sostenibilità portati avanti negli anni.

“Siamo nati nel 1905 – ha commentato Michele Magli, direttore generale di Fabbri 1905 – quando le aziende erano piccole imprese di famiglia e le ricette si tramandavano di generazione in generazione. Sicurezza, gusto e salute sono da sempre i pilastri del nostro impegno e crediamo che la costante ricerca di qualità̀ ed eccellenza nei prodotti e nei servizi offerti significhi prima di tutto valorizzazione delle persone che con noi li creano, rispetto dei valori etici e religiosi di ogni individuo che li apprezzerà. Per ognuno di noi e per il futuro del pianeta ci impegniamo affinché́ i progetti, i processi, le metodologie e le materie prime rispondano ad obiettivi di equilibrio territoriale, prevenzione dell’inquinamento, tutela dell’ambiente e del paesaggio”.

Il Bilancio restituisce la fotografia nitida di una realtà imprenditoriale radicata sul territorio emiliano-romagnolo e nazionale e impegnata nello sviluppo della comunità, con particolare attenzione a progetti di inclusione sociale e di pari opportunità, ma anche capace di guardare lontano ed esportare.

Con un fatturato consolidato 2022 che si attesta a 100 milioni di euro, Fabbri 1905 segna una crescita del +25% rispetto al 2021 derivante dall’incremento dei volumi in tutte le aree geografiche: l’azienda ha infatti esportato ben 1.300 prodotti in oltre 100 paesi del mondo.

Un’attività complessa e ad alto investimento umano e tecnologico, che consente all’azienda di intervenire direttamente su ben 8 obiettivi di sviluppo sostenibili individuati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e di contribuire al benessere sociale, economico e ambientale. Su quest’ultimo aspetto viene documentato un particolare impegno nell’efficientamento energetico, nel risparmio idrico e nel sostegno all’economia circolare, con progetti riguardanti il packaging, la produzione di energia da fonti rinnovabili, la riduzione e il riutilizzo di scarti.

Lato economico emerge un forte presidio dell’innovazione, con oltre 1.350 milioni di euro investiti nel 2022 e 290 marchi registrati.

Un capitolo a parte merita infine l’aspetto sociale: le pari opportunità sono un cavallo di battaglia di un’azienda a forte trazione femminile, che deve il suo prodotto icona, Amarena Fabbri, alla moglie del fondatore, Rachele Fabbri. L’attenzione per la componente femminile si è concretizzata negli anni attraverso due progetti di sostegno all’imprenditorialità e all’occupazione: Lady Amarena, dal 2015 l’unico concorso internazionale riservato alle barlady da ogni angolo del pianeta.

Rilevante il sostegno alla ricerca scientifica: dal 2015 Fabbri è al fianco di Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Onlus), anno in cui ha visto la luce Cockt-ilL, il contest itinerante e solidale per barman e barlady, e a Fondazione Ant Italia Onlus, la più ampia realtà non profit in Italia per l’assistenza specialistica domiciliare gratuita ai malati oncologici.

Tra i progetti a favore della comunità cittadina da menzionare l’eco-murales realizzato dallo street artist Cheone sulle mura esterne della sede bolognese dell’azienda: un’opera di riqualificazione urbana per la città, ma anche un intervento anti-smog perché il finish protettivo assorbe anidride carbonica. Restando in tema arte c’è anche il Premio Fabbri per l’Arte, una fucina per giovani talenti della pittura, scultura e grafica.

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