Il sinergico approccio di Selex al retail media e la valorizzazione dei dati

Redazione17/06/2025

Il retail media sta passando da grande argomento di discussione fra i manager del retail e delle grandi marche food e non-food a sand box, campo di prova e sperimentazione, con applicazioni pratiche e innovative. Selex apre la via con il suo approccio che ingloba: piattaforma proprietaria e indipendente, copertura entro la fine del 2025 di 350 punti di vendita attivi per il digital signage, con più di 5.000 schermi attivi. Nel 2027 Selex punta a raggiungere 1.200 pdv per 20.000 schermi.

“A tendere sarà il circuito di schermi digitali più grande d’Europa”, sottolinea Massimo Baggi, direttore marketing di Gruppo Selex e coordinatore del progetto. L’obiettivo è un crm collegato a 9 milioni di carte fedeltà, comunicazione direct molto mirata, data insight e misurazioni. Il tutto in un’ottica collaborativa con i brand del largo consumo (e non solo) secondo il modello win-win.

Il progetto di retail media di Selex è sotto l’area marketging dell’azienda e si chiama Selex Media per rimarcare l’identità e la specifica appartenenza. Con la sua dimensione ed estensione rappresenta un’offerta di indubbio valore per le aziende che vogliono investire sia in un ambiente fisico sia digitale coordinato: dai canali proprietari instore (digital signage, radio, totem, rivista) a quelli digitali (siti, app, email marketing, volantino digitale). Il tutto si riassume in un dato: 15,5 milioni di famiglie clienti di Selex (fonte Panel Consumer Nielsen Iq 2024).

“Con Selex Media – prosegue Massimo Baggi – puntiamo a unire negozi fisici e touchpoint digitali in un’unica strategia di relazione con i nostri clienti, volta alla comprensione delle loro preferenze e alla personalizzazione della comunicazione, grazie al valore delle informazioni sui comportamenti d’acquisto che possediamo; il nostro obiettivo è amplificare la visibilità e le performance dei brand italiani sui nostri canali di vendita e comunicazione, posizionati davvero a pochi metri dalla decisione d’acquisto”.

Selex Media punta a gestire un’audience di 565 milioni di visite annuali in store a cui si aggiungono ulteriori 80 milioni di visite digitali profilabili su tutti i siti e le app del Gruppo. Una reach di riferimento sul mercato pubblicitario paragonabile ai più importanti editori nazionali, ma con una caratteristica unica: raggiungere il proprio target di riferimento nel luogo e nel momento in cui avviene l’acquisto. Selex Media si rivolge non è solo ai brand captive, ovvero distribuiti, con un progetto di portata nazionale.

“Per le imprese socie del Gruppo – afferma Maniele Tasca, direttore generale di Gruppo Selex – il retail media è da una parte un impegno economico rilevante per gli investimenti in strumenti tecnologici e touchpoint che stiamo facendo, dall’altra è una grande opportunità per innovare le modalità di collaborazione con i nostri partner fornitori per i quali, oltre che un canale di vendita, saremo sempre di più un canale di contatto e conoscenza dei clienti. Ci vogliamo qualificare come un canale media, ma siamo comunque un canale di vendita, con tutti i relativi vantaggi. Ci aspettiamo una coda lunga di investitori che pianificheranno perché rispetto ai media tradizionali è più accessibile”.

Tutto il progetto si completa con l’analisi delle performance media e di vendita dei prodotti oggetto delle campagne Selex Media, ma anche dei risultati ottenuti sulle audience coinvolte, con la possibilità di definire approfondimenti ad hoc sui comportamenti d’acquisto generati.

Selex Media nasce da una visione condivisa del Gruppo Selex ed Accenture che ha portato ad una partnership di business di lungo periodo. Lo sforzo, per il futuro, è integrare i siti e le app di tutti gli associati, che potranno vendere per la parte locale. Selex Media è frutto di un investimento triennale di 6 milioni di euro ai quali si sommeranno gli investimenti che i soci metteranno in campo per gli schermi.

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