Supermercati in rimonta, mdd in crescita e industria più redditizia della gdo, il retail italiano nel Rapporto Coop 2025

Peo Nascimben17/09/2025

Dall’anteprima del Rapporto Coop 2025 emergono tre direttrici che stanno ridisegnando il futuro del retail italiano. La prima riguarda i canali distributivi: dopo anni di predominio del discount, i supermercati tornano a crescere più velocemente, segnalando un cambio di passo nelle scelte dei consumatori. La seconda è legata all’evoluzione della gdo, che si trova a fare i conti con innovazione, tecnologia e nuovi comportamenti di acquisto: dal digitale all’intelligenza artificiale, passando per prodotti più salutistici e sostenibili. Infine, la terza mette in luce il divario tra industria e distribuzione, con i produttori che continuano a mostrare maggiore solidità e capacità reddituale. Tre tasselli che, letti insieme, offrono la fotografia di un settore in trasformazione, dove le certezze del passato lasciano spazio a nuovi equilibri ancora da consolidare.

Supermercati in rimonta, discount in rallentamento

Per anni la narrazione sembrava scontata, con i discount che correvano e i supermercati che arrancavano. Prezzi bassi e promozioni aggressive avevano reso il canale discount la scelta privilegiata di un’Italia colpita dall’inflazione e dall’incertezza economica. Invece, il 2025 segna un punto di svolta inatteso: nei primi sei mesi dell’anno, i supermercati crescono più dei discount: +4,2% a valore contro un +3,3% più contenuto. Anche i volumi, da sempre terreno di forza del low cost, premiano i supermercati, in rialzo dell’1,5% rispetto all’1,3% dei discount.

Il fenomeno è rafforzato da un altro trend: la crescita delle marche del distributore (mdd), che intercettano tanto il bisogno di risparmio delle fasce meno abbienti, quanto la ricerca di qualità accessibile di chi ha maggiore capacità di spesa. L’83% dei manager italiani del settore è convinto che le vendite di mdd cresceranno nei prossimi 12-18 mesi, confermando la centralità strategica di questo segmento.

La Gdo tra innovazione e nuovi consumi

Se i canali si ridisegnano, anche i negozi cambiano pelle. Secondo i manager intervistati nel Rapporto Coop, la competitività futura non passerà solamente da investimenti in innovazione di prodotto e di processo, ma anche dalla gestione delle persone e dalla capacità di stringere nuove alleanze di filiera.

Il negozio del futuro sarà sempre più digitale: dall’intelligenza artificiale applicata alla personalizzazione dell’offerta, ai sistemi “scan & go”, fino ai pagamenti smart e alle consegne integrate. È un ecosistema che sposta la concorrenza dal solo prezzo alla qualità complessiva dell’esperienza cliente, trasformando il supermercato da luogo di approvvigionamento a hub tecnologico e relazionale.

Nel frattempo, il carrello della spesa riflette consumi in rapido mutamento: i prodotti a base vegetale e le proteine funzionali guidano la crescita, insieme a cibi arricchiti, snack salutistici e bevande no/low alcohol. È la conferma di un consumatore sempre più attento al benessere e alla leggerezza, pronto a orientare l’offerta del settore.

Industria o distribuzione: chi crea più valore

Il terzo tema riguarda i bilanci. Nel 2024 la Gdo ha chiuso con un fatturato netto di 82,9 miliardi di euro (+2,8%), mentre l’industria alimentare ha raggiunto 80,6 miliardi (+2,2%). Ma anche se i ricavi si muovono in parallelo, è la redditività a fare la differenza: il ROI della Gdo scende al 3,3%, mentre quello dell’industria sale al 4,9%. L’Ebitda conferma il divario: 4,8% per la distribuzione, 7,9% per l’industria.

Il quadro complessivo segnala dunque una filiera in ripresa contenuta, con un vantaggio competitivo che resta saldamente nelle mani dei produttori. La distribuzione, pur consolidando i volumi, deve affrontare margini più stretti e costi operativi elevati. Per colmare il divario, dovrà puntare su efficienza, innovazione e nuovi modelli di business.

Uno scenario di transizione

L’insieme di questi tre tasselli, supermercati in rimonta, negozi che si trasformano in hub tecnologici, industria più redditizia della distribuzione, restituisce la fotografia di un settore in piena trasformazione. Il 2025 per ora non sancisce la vittoria definitiva di un modello sull’altro ma segna l’inizio di un riequilibrio. Per i retailer la sfida è duplice: difendere la competitività nel breve periodo e costruire, al tempo stesso, un rapporto più solido e duraturo con consumatori sempre più selettivi e consapevoli.

Il Rapporto Coop 2025 è disponibile a questo link

Peo Nascimben

Ha lavorato nelle più importanti agenzie di comunicazione e promozione italiane come project leader, amministratore, bu director e strategic planner. Oggi è consulente strategico di primarie aziende e agenzie.