PASOLINI
Il retail che punta dritto
al cuore dei consumatori

Antonio Provenzano, direttore generale dell’azienda
Antonio Provenzano, direttore generale dell’azienda

La dimensione scenografica ed emozionale dell’in store promotion e la visione del retail design che mette al centro il consumatore sono il comune denominatore dell’impegno dell’azienda bresciana nel declinare le proprie strategie di crescita, con risultati sorprendenti

Ampliare e focalizzare i propri target, mantenendo sempre elevato il livello di professionalità, qualità e coerenza che la contraddistingue, è l’obiettivo che si è posto Pasolini Luigi per proseguire il progetto di restyling che l’ha vista in meno di un anno operare una vera rivoluzione interna. Da fornitore di prodotti altamente specializzati, Pasolini si è trasformata in general contractor e partner in grado di interpretare le esigenze e anticipare i trend del macrocosmo della distribuzione. Negli ultimi mesi, infatti, le case history che legano il nome dell’azienda bresciana a importanti player del mondo del retail e della gdo sono aumentate esponenzialmente, per quanto riguarda il contributo sia dal punto di vista del retail design e dell’in store promotion sia di quello dei progetti di visual communication all’interno degli spazi commerciali.

“In qualità di general contractor – afferma Antonio Provenzano, direttore generale dell’azienda – Pasolini si trova a fare la regia tra consumatore e brand, attori che si muovono sulla stessa scena, quella del retail, che è allo stesso tempo un mezzo potentissimo e un luogo fisico. Per costruire una comunicazione capace di mettere efficacemente in relazione queste parti insceniamo, all’interno degli spazi commerciali, vere e proprie rappresentazioni, che raccontano storie utilizzando un lessico conforme alle regole della grammatica visiva, una vera e propria lingua fatta di accenti, virgole, sfumature con propri tempi e codici”.

La dimensione scenografica ed emozionale dell’in store promotion e la visione del retail design che mette al centro il consumatore sono il comune denominatore secondo cui Pasolini declina la propria filosofia di business e la propria operatività, ma anche la modalità con cui promuove e comunica se stessa. “Ci siamo messi in gioco in prima persona – continua Provenzano – applicando questo stesso approccio, che definiamo antropologico e umanistico, per realizzare il nostro restyling. Mettere l’uomo al centro è indispensabile per riattivare quei meccanismi virtuosi in grado di creare una relazione tra i valori del brand e il cliente/consumatore: il nostro lavoro ne è la continua conferma”.

Anche la presenza ai più importanti appuntamenti fieristici nazionali e internazionali, su cui l’azienda ha investito nella prima parte dell’anno, è stata declinata secondo questa filosofia: lo stand a EuroShop così come quelli di Promotion Expo e di Cibus non esponevano prodotti, ma invitavano a entrare in uno spazio di relazione dove il visitatore veniva accompagnato nell’universo Pasolini, nel quale le attività di in store marketing non sono più focalizzate sulla promozione della merce fine a se stessa, ma diventano strategie di coinvolgimento capaci di creare un legame tra mondo conosciuto e prodotto sconosciuto, attraverso codici comunicativi che portano il consumatore prima a immaginare e poi a comprenderne il contenuto.

“Paradossalmente, è più facile accorciare i tempi e lo spazio tra il cliente e il prodotto – aggiunge Provenzano – se non si parla direttamente del prodotto stesso, ma si crea un’atmosfera intorno a esso, capace di suggerire stili di vita, muovendo le leve dell’emotività e dell’immedesimazione. Questo concetto è espresso chiaramente nei nostri nuovi cataloghi, dall’inizio dell’anno ne abbiamo lanciati quattro, che abbiamo definito ‘visual book’ perché per primi superano il concetto di vetrina di referenze e sono pensati per offrire ai retailer informazioni teoriche e suggerire loro esempi operativi di come reinterpretare l’in store promotion, il visual merchandising e il retail design che puntano dritti al cuore dei consumatori”.

Per la seconda parte del 2014, Pasolini non soltanto continuerà nel suo impegno per la diffusione di una cultura delle discipline legate al retail, che è già diventata elemento distintivo dell’azienda, ma punterà anche a capitalizzare i nuovi contatti raccolti durante le fiere di settore. Soprattutto Cibus ha rappresentato una sfida, perché ha permesso all’azienda di confrontarsi direttamente con l’industria, un interlocutore con cui è entrata immediatamente in sintonia e con il quale ha già iniziato a sviluppare molti interessanti progetti. Crescerà l’attenzione nell’interpretare le esigenze dell’industria, così come la collaborazione con partner, con accordi come quelli siglati con Mori 2A, produttore di contenitori in acciaio e in materiali plastici per la gastronomia, la gelateria e la ristorazione, e con Si Computer, fornitore di hardware e software per il digital signage, che permettono all’azienda di rendere i propri servizi sempre più completi e specifici.

Quanto concreti siano i risultati ottenuti dal rilancio di Pasolini è dimostrato sia dai risultati economici (+12% rispetto al primo trimestre 2013) sia dai contatti siglati, per esempio con Mercatone Uno e Metro Italia Cash & Carry, sia da riconoscimenti ottenuti come il secondo posto all’Italian Popai Award 2014 per il nuovo layout realizzato per Balloon Express Shop. Un progetto in cui il team creativo di Pasolini ha creduto sin dall’inizio e a cui ha lavorato mettendo lo shopper al centro dell’ecosistema del retail.

“Sovvertire le regole ed esprimerci per metafore – conclude Provenzano – è nel nostro Dna. Ci siamo divertiti a dare una nostra personale interpretazione del volantino promozionale per essere più vicini ai nostri clienti, utilizzando un mezzo di comunicazione a loro congeniale ma che non si aspettavano di ricevere da un fornitore. Ci piace stupire ed essere stupiti dai risultati, spesso al di sopra delle aspettative che le nostre attività ottengono, e continueremo a farlo. Nei prossimi mesi metteremo in onda una serie di video tutorial sui temi legati al retail e alla visual communication e realizzeremo un cartoon ambientato negli spazi commerciali rigorosamente firmati Pasolini. La nostra creatività non si ferma mai”.

 

Andrea Demodena

Dopo la frequenza di Economia e commercio in Cattolica, si iscrive a Lettere Moderne, presso l’Università Statale di Milano, laureandosi a pieni voti con una tesi in storia dell’arte contemporanea. Come giornalista ha collaborato con Juliet, Art Show, Tecniche Nuove, Condé Nast, Il Secolo XIX, Il Sole 24Ore. Dal 2000 si occupa di marketing e promozioni. Dal 2014 è direttore di Promotion.