Le insicurezze degli shopper di moda secondo Stileo

Redazione14/09/2023

Negli ultimi anni sempre più brand hanno scelto di promuovere un mondo della moda più inclusivo, più eterogeneo e meno discriminatorio. Ma è abbastanza per aumentare l’autostima dei consumatori? Il motore di ricerca di moda Stileo ha chiesto a circa 2.500 utenti italiani (di cui il 74% del campione è donne e il 25% uomini) quali sono le loro maggiori insicurezze in fatto di scelte di stile e qual è il loro rapporto con i beauty standard nell’industria della moda.

Alla domanda “Come descriveresti il tuo corpo?” Il 53% delle donne ha risposto di considerare il proprio peso normale in proporzione all’altezza, lo stesso vale per il 60% degli uomini. Di fatto, dal sondaggio emerge che le taglie “intermedie” risultano le più diffuse, con la medium per le donne (36%) e la large per gli uomini (32%).

Allo stesso tempo il 36% delle intervistate ha ammesso di sentirsi in sovrappeso, mentre gli uomini che hanno affermato di essere (o di sentirsi) in sovrappeso sono il 27%. Tuttavia, emerge una differenza nel come i due sessi vivono l’evoluzione del proprio corpo: alla domanda “La percezione del tuo corpo è cambiata nel tempo?” Il 28% degli uomini ha risposto che il proprio corpo è migliorato con il passare del tempo, mentre le donne, al contrario, affermano per lo più che la visione delle loro forme è peggiorata con il passare degli anni (24%) o che è in costante cambiamento nel corso della loro vita (23%).

La consapevolezza di sé e le proprie preferenze in fatto di moda sembrano andare di pari passo, e influiscono positivamente su come le persone si sentono nei confronti del proprio corpo. Eppure c’è ancora un 32% di donne e un 17% di uomini che si sentono insicuri del proprio corpo, soprattutto quando devono acquistare vestiti.

Durante l’esperienza di shopping, infatti, si riscontrano ancora molte fragilità, che influenzano in modo significativo gli acquisti. Sia per le donne sia per gli uomini, la pancia è in cima alla lista tra le insicurezze che emergono durante lo shopping (rispettivamente il 47% e il 48%). Questo disagio influisce particolarmente nella tipologia dei capi che acquistano: più della metà delle donne cerca di conseguenza di non acquistare i capi che evidenziano questa parte del corpo (54%), e il 62% degli uomini, invece, ha dichiarato di evitare vestiti attillati.

La moda, inoltre, rappresenta un’occasione per imporre degli obiettivi rispetto al proprio corpo, che tuttavia molto spesso si rivelano irrealistici. L’ultima Fashion (Re)search mostra che nel nostro paese, il 42% degli uomini e il 45% delle donne spesso acquistano abiti più piccoli rispetto alla propria taglia, con l’obiettivo di dimagrire per poi poterli indossare in un secondo momento. Si tratta di traguardi difficili da raggiungere, in quanto la maggioranza degli intervistati ha ammesso di non aver mai sfoggiati i capi nuovi.

Dalla creazione di collezioni più ampie per diversi tipi di corpo alla collaborazione con modelle, influencer e celebrità che rappresentano diversi tipi di consumatori, oggi i brand di moda hanno l’opportunità creare connessioni più profonde e significative con gli acquirenti. La funzione dell’industria è di dare l’esempio e i consumatori sono pronti ad accoglierlo: l’analisi testimonia che il 41% delle donne e il 30% apprezzerebbero molto se i brand di moda fornissero consigli di stile su come vestirsi in base alla propria body shape.

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