La fedeltà digitale, più personalizzazione e meno complessità

In un mondo in cui il costo di acquisizione dei clienti continua a crescere e la concorrenza è a portata di swipe, la fedeltà non è un lusso, è una necessità strategica. Oggi i consumatori sono più sensibili ai prezzi, più esigenti e meno disposti a restare fedeli se non ricevono un valore tangibile e continuativo. In parallelo, anche i brand affrontano l’aumento dei costi operativi e di acquisizione. In questo scenario, la fedeltà digitale, in particolare quella mobile-first, diventa un importante strumento per mantenere, attivare e valorizzare la relazione migliorando l’esperienza utente dei programmi di loyalty.

Ma cosa significa fidelizzare un cliente utilizzando le esperienze digitali? A questa domanda risponde il Digital Customer Loyalty Report 2025, realizzato da Apadmi, una delle più rilevanti digital agency europee, utilizzando una combinazione di dati quantitativi e qualitativi, survey su obiettivi e interviste approfondite con decision maker aziendali e analisi dei comportamenti dei consumatori.

Il sempre più importante ruolo delle app mobili nelle strategie di fidelizzazione

Una parte significativa dei rispondenti ha sottolineato come i loro programmi fedeltà servano a risolvere sfide multiple, piuttosto che un singolo obiettivo, suggerendo un’attesa di impatto ampio e articolato da tali iniziative. Uno dei messaggi più forti del report è il crescente ruolo del digitale e in modo particolare delle app mobili grazie alla loro capacità nel fornire esperienze più personalizzate (40%), raggiungere i clienti in modo economicamente più vantaggioso (40%) , mantenere alta la top of mind awareness (29%) e non da ultimo stimolare gli acquisti frequenti incentivando i clienti ad acquistare prodotti o servizi aggiuntivi aumentando il valore del carrello e incrementando la transazione media (18%).  Il report sottolinea come le aziende vedano questi benefici come interconnessi, puntando a ottenere un impatto ampio e completo dalle loro iniziative di fidelizzazione.

La sfida della personalizzazione nella fedeltà digitale: opportunità e limiti

La personalizzazione è il pilastro delle strategie di fedeltà digitale: l’81% delle aziende la considera centrale nella propria strategia. Tuttavia, il report rivela come il 60% dei brand pur già utilizzandola vorrebbe ulteriormente migliorarla. Con la progressiva scomparsa dei cookie, le app mobili offrono un’alternativa valida, grazie a sistemi di tracciamento proprietari. Ma la personalizzazione richiede dati di prima parte ben gestiti, fiducia e contenuti rilevanti, non solo offerte automatiche. Questo consente una raccolta dati utente più completa e una comunicazione mirata all’interno dell’ecosistema delle app mobili. La chiave è il giusto equilibrio in quanto una massiccia personalizzazione può sembrare agli occhi dei clienti toppo invasiva e creare sfiducia.

I trend chiave del momento per le campagne di loyalty

Il report evidenzia sei fattori caratterizzanti le campagne loyalty digitali del 2025:

  1. Offerte esclusive per membri: il 49% dei brand investe in vantaggi riservati, come sconti personalizzati, accesso anticipato, contenuti vip e operazioni targettizzate di accelerazione punti;
  2. Semplificazione dei programmi: il 60% degli intervistati reputa i meccanismi a livelli (tiered program) in declino: percepiti come complessi, lasciano spazio a soluzioni più immediate.
  3. Più personalizzazione, meno automazione “a pioggia”: le aziende che riescono ad attuare strategie di personalizzazione più profonde stanno beneficiando di un maggiore coinvolgimento dei clienti, migliori tassi di fidelizzazione e una fedeltà al brand più solida. Anche i brand (25% degli intervistati), che dichiarano di avere ancora un livello di personalizzazione basilare o non ancora implementata, ritengono che non ne potranno fare a meno nel prossimo immediato futuro;
  4. Real-time loyalty: i brand più avanzati usano dati in tempo reale per proporre premi dinamici, sconti last minute e comunicazioni ipermirate;
  5. Gamification & fun. Badge, livelli, premi a sorpresa: la dimensione ludica sta diventando una leva potente per l’engagement continuativo;
  6. I kpi più utilizzati: grazie al digitale stanno cambiando anche i kpi di riferimento. Il report cita come i più significati e utilizzati il retention rate (88%), l’aumento del customer lifetime value (76%), l’incremento degli ordini medi da parte dei membri (68%), il tasso di utilizzo dell’app (61%), il numero di referral da parte di clienti fedeli (40%).
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Le tendenze del futuro per i programmi fedeltà

Il Digital Customer Loyalty Report 2025 di Apadmi conferma la tendenza già evidenziata da altre indagini: meno transazioni, più relazione. Meno meccanismi standard, più empatia digitale con una sempre maggiore enfasi sulla personalizzazione che continuerà a essere un elemento centrale dove le aziende cercano di offrire esperienze sempre più su misura con un’integrazione di prodotto, servizi e programmi creando un’esperienza di valore a 360 gradi. Si adotterà un approccio olistico combinando diverse piattaforme per massimizzare l’impatto. I programmi fedeltà offriranno a tutta l’azienda un’opportunità preziosa per trasformare utenti anonimi in clienti identificati, ponendo le basi per una raccolta dati di prima parte e zero party più strategica al fine di migliorare la personalizzazione, la fiducia e le performance. Grazie a una sempre maggiore integrazione gli insight sui clienti provenienti da diversi canali e dispositivi potranno servire per offrire quel valore aggiunto che gli acquirenti si aspettano.

Il Digital Customer Loyalty Report 2025 ribadisce che la fidelizzazione oggi è ibrida richiede tecnologie, dati e storytelling. Le aziende che otterranno i migliori risultati saranno quelle che sapranno ascoltare i propri clienti, raccogliere e attivare i dati e costruire programmi agili e su misura offrendo benefit tangibili, esperienze esclusive e relazioni personalizzate, il tutto orchestrato attraverso il digitale.

Giambattista Marzi

Dopo una carriera come manager in multinazionali, ha intrapreso il ruolo di consulente di alta direzione, sviluppando competenze strategiche nel marketing. Affianca con passione i giovani talenti in qualità di mentor, facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro. Esperto di loyalty, firma articoli su Promotion, approfondendo trend e best practice del settore.