Più che alla joie de vivre post Covid dobbiamo prepararci alla retail Apocalypse

La cosa certa del lungo epilogo della tragedia umana ed economica in atto è che esso non sarà simile a come viene immaginato e descritto, nell’attualità del suo divenire, da ogni genere di esperti. Così fu per la I e la II Guerra mondiale, le crisi petrolifere degli anni ’70, la caduta dell’Urss, l’11 settembre, il crack del 2008. In breve, le variabili determinanti dell’intreccio in cui si condensa la complessità della pandemia sono innumerevoli...

Il rapporto qualità/prezzo percepito a fondamento dei Cx Store Award

Una ricerca di Promotion Magazine condotta da Amagi sul database di Smart Research ha permesso di identificare le insegne dei gruppi e delle catene della gdo, di elettronica di consumo ed elettrodomestici, di abbigliamento e accessori, prescelte dai responsabili d’acquisto in base al miglior rapporto qualità/prezzo Come vengono recepiti, filtrati e interpretati quei segnali che abitualmente chiamiamo “prezzi”? Come si può misurare la convenienza di un’insegna e il suo goodwill, ovvero quel che giustifica la...

Il rapporto Q/P percepito a fondamento dei Cx Store Award

Una ricerca di Promotion Magazine condotta da Amagi sul database di Smart Research ha permesso di identificare le insegne dei gruppi e delle catene della gdo, di elettronica di consumo ed elettrodomestici, di abbigliamento e accessori, prescelte dai responsabili d’acquisto in base al miglior rapporto qualità/prezzo Come vengono recepiti, filtrati e interpretati quei segnali che abitualmente chiamiamo “prezzi”? Come si può misurare la convenienza di un’insegna e il suo goodwill, ovvero quel che giustifica la...

Nel nostro paese l’offerta di ogni insegna è più o meno analoga a quella dei concorrenti e il sistema distributivo non è ancora gerarchicamente strutturato tra chi segue logiche del prezzo e chi si propone come specialista nella qualità e nel servizio La “teoria delle catastrofi” si sviluppa nell’arduo campo della topologia differenziale e, in parole molto povere, razionalizza i cambiamenti repentini di stato dopo una lenta, progressiva sequenza di variazioni infinitesimali. Insomma, spiega ciò...

Per capire il cambiamento in progressiva accelerazione del commercio, la distribuzione commerciale italiana dovrebbe iniziare a sviluppare un approccio socioantropologico di quanto avviene nelle microaree che circondano le metropoli Di questi tempi, i nomi di Robert e Helen Lynd dicono niente ai più e, forse, qualcosa ai cultori di storia della sociologia. Eppure, il loro studio del 1929, “Middletown: A Study in Modern American Culture”, dovrebbe essere fonte d’ispirazione metodologica per chi voglia approfondire le...

Da uno studio sul campo effettuato da Amagi in un’area delimitata dell’hinterland milanese è emerso che il prezzo non è la variabile determinante nella scelta di prodotti ortofrutticoli con una forte componente qualitativa Vi racconterò una storia un po’ strana che nasce da una premessa insolita. Si tratta di un’esperienza sul campo condotta, in via eccezionale, in un piccolo supermercato di 400 metri quadri, grazie alla fiducia dei gestori nostri amici. Brevemente, Amagi e io...

Fissare i prezzi in modo automatico applicandoli in remoto ai prodotti collocati sullo scaffale ormai prossimi alla scadenza, con lo scopo di ridurre al massimo l’invenduto, è la nuova frontiera di un sistema messo a punto da GS1 Italy e posto in pratica, in via sperimentale, dal gruppo Finiper Tra tante innovazioni “epocali”, che tali in larga parte non sono, vorrei segnalarne una che è stata messa a punto da GS1 Italy e posta in...

La convenienza percepita va al di là del raffronto dei prezzi

C’è un tema che suscita clamore, pur se trattato con superficialità. È il raffronto della convenienza di prezzo delle varie insegne della distribuzione al dettaglio. Questa comparazione, abitualmente, si basa sulla presunta “oggettività” dei prezzi rilevati. Il tutto, però, è privo di senso e di utilità. Non mi riferisco al controllo reciproco dei prezzi, su basi locali, su assortimenti comuni, tra concorrenti. Ci mancherebbe. Mi riferisco alle generalizzazioni globali, a livello d’insegna o di gruppo....

Può esistere una relazione tra la biologia e il marketing? Visto che la seconda disciplina attinge sempre di più alla terminologia della prima? Basti pensare al famoso concetto del “ciclo di vita” del prodotto per convenire che la struttura logica della biologia ha, effettivamente, qualcosa da trasferire all’arte codificata di porre e mantenere nel mercato prodotti e servizi. La biologia, però, non si limita a spiegare le funzionalità e le caratteristiche fisiologiche dei singoli esseri...

A dispetto di quanto sostiene la teoria delle “preferenze rivelate”, cardine della microeconomia e del marketing che ne deriva, le preferenze del consumatore costituiscono una nuvola di probabilità che di volta in volta produce risultati simili e diversi a seconda di come ogni individuo valuta e poi acquista qualcosa. Il prezzo (scritto o comunicato oralmente) è un segnale. All’interno di un determinato ambiente, un individuo che lo coglie subisce, con una certa probabilità, una pulsione, più...