Qualche anno fa sono stata a Istanbul con la famiglia e, avendo a disposizione pochissime ore per visitarla, ci siamo affidati a una guida locale che, per fortuna, parlava italiano. Asya (in italiano “Grazia”), mentre ci guidava alla scoperta della magia che solo una città orientale può donare, ci raccontava anche piccoli aneddoti di vita quotidiana e, fra questi, uno mi colpì più degli altri: per potersi concedere qualche bicchierino senza offendere il proprio Dio, alcuni...