Rendiconto e prospettive per il marketing del 2019

Con la tecnologia che porta cambiamenti epocali nel mondo del marketing, non sentite anche voi ogni tanto il bisogno di fare il punto della situazione? E quale migliore occasione se non la classica usanza di stilare bilanci dell’anno passato e identificare i trend di quello nuovo? Cominciamo dai media: il 2018 è stato l’anno in cui si è capito che, per esempio, il grande schermo non è per niente morto soppiantato dalla pervasività fisica del...

Uno dei concetti più abusati e di conseguenza più equivocati nel linguaggio del marketing attuale è l’essere customer centric. Esserlo è sacrosanto e pure difficilmente contestabile: è ovvio che dobbiamo mettere il cliente al centro del nostro sistema di business; in fondo è da lui che dipendono le fortune di qualunque impresa. È quindi naturale che si debba ascoltarlo, seguirlo durante la sua journey, accoglierne le problematiche post vendita, andare in cerca del Sacro Graal...

Agli inizi della mia carriera di pubblicitario ho avuto la grandissima fortuna di lavorare su alcuni brand di Procter&Gamble. Erano gli anni ’90 e potersi fare le ossa con un tale cliente ha rappresentato un arricchimento di competenze inestimabile, sotto molteplici aspetti: dal marketing (le agenzie venivano coinvolte in ogni fase del processo, fin dallo sviluppo del prodotto) alla profondità di analisi sul consumatore (la centralità dell’insight), dal metodo di lavoro alla strategia di brand....

Nel turbinio delle trasformazioni che hanno colpito il marketing nell’ultimo decennio, uno degli aspetti meno dibattuti è la rivoluzione del mercato dei servizi di comunicazione. Eppure è un tema centrale, non solo per le agenzie di vario tipo, ma anche per le aziende bisognose di partner affidabili che le aiutino a navigare la complessità dei mercati. Certo, la perdita di centralità dell’agenzia di comunicazione non è un fenomeno nuovo e sono lontani i tempi in...

Quanto è importante per un brand la fedeltà dei propri consumatori? Un vecchio adagio del marketing ci dice che costa molto di più attrarre un nuovo acquirente che mantenerne uno che già compra e utilizza il proprio prodotto o servizio. E questa è stata una verità mai messa in dubbio, anche perché la logica è inattaccabile: dopo tutta la fatica che hai fatto per conquistare, sedurre, convertire (una volta o l’altra dovremmo analizzare come il...

Il 2017 sarà ricordato come l’anno in cui tutto ciò che è associato alla pubblicità digitale ha cessato di essere sempre attraente e luccicante, a prescindere dalla sostanza. Alcuni nodi, in particolare quelli legati ai temi della trasparenza e della brand safety, sono venuti al pettine. L’anno si era aperto con il discorso di Marc Pritchard, chief brand officer di Procter&Gamble, al meeting annuale dello Iab (Internet advertising bureau). Pritchard sollevò il tema della reale viewability...

Pare che da qualche tempo il marketing sia diventato come una compagnia aerea che offre solo voli verso destinazioni vicine. Una facile low cost per le mete estive più richieste o forse una ex nobile compagnia di bandiera costretta a tagliare i tragitti più lunghi e costosi e mantenere minimalisticamente solo quelli a sicura (o presunta) redditività. Nel nostro piccolo mondo questo fenomeno si chiama short termism, ossia la crescente ossessione per i risultati di...

Una cosa mi ha colpito più di ogni altra nell’ormai famigerato episodio del passeggero di United Airlines, trascinato a forza giù dell’aereo perché si rifiutava di lasciare il suo posto in seguito alle richieste della compagnia che si era trovata in overbooking: il ceo Oscar Múñoz (che è riuscito a peggiorare le cose con un comunicato del giorno dopo in cui difendeva l’operato dei suoi, accusando in sostanza il passeggero di essere stato “aggressivo”) era fresco...

Come molti sanno, il Super Bowl non è soltanto uno degli eventi sportivi più trasmesso in tv nel mondo, nonché di gran lunga il più popolare negli Usa, ma anche uno dei momenti più importanti per vedere creatività pubblicitarie di grande impatto. È una gara tra brand a chi stupisce di più, chi crea più spettacolo, chi ingaggia la celebrity del momento. Tanto per dare un’idea del valore del giochino, un singolo passaggio di uno...

Scrivo nei giorni successivi allo “scioccante” esito delle elezioni americane. Ovviamente fiumi d’inchiostro e di byte per i commenti sono stati spesi dai vari media, ma può essere utile guardare all’evento con un occhio diverso, quello del marketing. La prima lezione è una riflessione sulla potenza del marketing emozionale. Fredde cifre alla mano, Trump ha preso lo stesso numero di voti (in realtà, qualcosa in meno) di McCain e Romney, candidati percepiti “deboli” e agevolmente sconfitti...